Otto

Ti stai divertendo a startene lassù, sperduto nello spazio, a svolazzare, e la Terra è piccola piccola? Si, ma l'anno prossimo me ne vado al mare.

Ho riletto un po' quello che ho scritto, non lo so, c'è qualcosa che non va, devo finire il rodaggio del nuovo stile, si va bè permettetemi di chiamarlo così. Gli errori grammaticali invece ci sono sempre, una costante. Cioè, non mi abbasserò certo a delle stupide regole grammaticali. E poi posso sempre definirle licenze poetiche. Eh. I problemi sono altri. Anzitutto chissà se il colore del foglio influenza ciò che scrivo. perché ho fogli di vario colore, questo di adesso è celeste. E ho due penne, una rossa e una nera che si combattono a vicenda. Si, lo so che per fare come nel film dovrei scrivere a macchina, ma è una richiesta assurda, dovrei viaggiare con una macchina da scrivere appresso, come faccio. No, no. E poi non so. Ma vi sto appallando, vi racconto qualcosa. Qualcosa. Ma da quand'è che parlo da solo?

Anzi credo sia giunto il momento di esporre il mio programma politico, vero motivo per cui state leggendo il libro. Allora. Punto uno. Flint io già lo so qual è. E qual è? L'invasione della Svizzera. E va bè era ovvio. Invasione immediata della Svizzera. Parassiti succhiatori del denaro delle altre nazioni. Spezzeremo la Storia, sarà una vera rottura. Nessuno si è mai permesso di toccare i soldi. Le divisioni francesi per difendersi dai nazisti furono poste ovunque, fra il confine franco-tedesco, quello con l'Italia e quello coi paesi neutrali Olanda e Belgio. Solo il confine con la Svizzera fu lasciato scoperto perché tanto si sa, anche all'apice di follia di una ideologia totale i soldi non si toccano. Ed infatti i tedeschi passarono praticamente per tutti i fronti, tranne quello svizzero. Motivi strategici? Così gli svizzeri zitti zitti attraversano la storia indisturbati, mi ricordano una mia compagna di classe totalmente anonima (non mi ricordo assolutamente che nome o volto aveva) che si mimetizzò completamente dietro un banco in fondo e passò i cinque anni di liceo così, non ricordo una sola volta in cui fu interrogata. Perché tanta ostinazione solo contro gli ebrei? E' vero che gli ebrei hanno la cultura del clan, del denaro, dell'intolleranza razzista e religiosa (è strano che uno dei popoli assolutamente più razzisti sia diventato bandiera e simbolo per l'antirazzismo) e ancora e ancora però almeno è fruttuosa. I geni ebrei non si contano (anche se anche in questo caso non si può non notare una organizzatissima campagna di revisionismo e autocelebrazione dei veri vincitori della seconda guerra mondiale). Gli svizzeri no. Sono completamente inutili. Non hanno niente, solo le banche. Solo le banche, niente storia niente arte (vabè non rubo la battuta dell'orologio a cucù). Aula scolastica svizzera: entra il professore di storia, oggi interrogo su... e tutti in coro: I quattro cantoni! Bravi, come avete fatto a indovinare? E mentre le già poche possibilità di pubblicare il libro scendono fin quasi allo zero assoluto, lancio il mio disperato messaggio di riparare a questo orrore storico culturale. E' vero che dopo gli americani ci fanno un paio di spennellate di bombe su tutta l'Italia, ma vuoi mettere? La soddisfazione del momento, Flint alla testa delle armate che valcano le Alpi. Città devastate, vacche violentate. E questo era il primo punto del programma. Il resto è ovvio, la lingua ufficiale sarà lo svedese, più stelle cadenti. Colorate? Non vi piacciono già così, argentate? Come volete, tutti i colori ogni stella un colore un cielo zeppo di filamenti fosforescenti, vum-vum. E una rete di montagne russe che copre l'intero territorio nazionale, basta con treni pullman autobus, che palle. Così ne approfittiamo anche per licenziare tutti quei bastardi coglioni dei controllori dei vari mezzi pubblici, vendetta- tremenda vendetta. E poi basta con questa mania di atterrare con l'aereo, giù col paracadute, bisogna tutelare i nostri figli. Cinema e videogiochi gratis. Niente più zanzare al mare. Divieto di lavorare. Abolizione del sistema democratico almeno finchè non diminuirà l'abbissale ignoranza del volgo, la massa di pecore a cui Io comunque in fondo in fondo voglio bene. Flintocrazia. Obbligo d'aborto per chi resta incinta ( perché è mettere al mondo qualcuno, non il contrario, che è un crimine atroce). E obbligo di Lsd. Si però che schifo Flint, anche tu anche tu come gli altri, obblighi e obblighi. Avete ragione, mi sono lasciato prendere dall'euforia. Nessun obbligo di prendere Lsd, ognuno farà come vuole, ci limiteremo solo ad una campagna per la diffusione e l'uso. Ma sull'aborto no. perché finchè sono al potere non voglio avere sulla coscienza il grido di dolore della nascita di chiunque. E abbasserò un po' la forza di gravità che ci opprime, fluttueremo nell'aria. E abolirò la mattina. E poi soldi, soldi per tutti.

E' finito? Si. E gli sbirri, che ne facciamo degli sbirri? No, vabè le cose ovvie sono sottintese, è chiaro. Perché Io ho fatto un sogno: ho visto tutti gli sbirri ammazzati, uno affianco all'altro, senza distinzione di razza. E non mi venite a dire che si, è vero, gli sbirri vanno tutti eliminati, però quello vostro vicino di casa è una bravissima persona. Evitate. Lasciamone solo uno in giro e vedrete a che velocità si riproduce. Eh, la politica è così, è uno sport duro. Che poi ok noi scherziamo e scherziamo ma non credo sia una cosa tanto civile permettere a queste bande armate di gironzolare liberamente. E di picchiarci di tanto in tanto. Solo di tanto in tanto, però, quando è proprio necessario. Quando facciamo i cattivi. Ma lo fanno per noi, per educarci, per portarci sulla retta via e c'è una mosca aiuto no mi dicono che il pericolo sono le zanzare. Vi spiego, c'è una paranoia generale perché nessuno ha fatto l'antimalaria e così niente, comunque non penso ci sia davvero pericolo, che cavolo. Torno a casa giallo giallo che ti è successo la mosca insiste, niente. Un attimo. Mi ha deconcentrato. Fra l'altro da quando è iniziato il libro sto praticamente in "trance", ma qui non è un problema, sono tutti stranieri, così quando mi rivolgono la parola e Io li guardo allibiti penseranno che non ho capito cosa hanno detto. Cioè, credo. Il fatto è che devo mantenere una continua pressione, concentrazione, perché ogni opera è come un cristallo, sposta una sola nota e l'edificio crolla. Tutte le opere, anche una apparentemente caotica come questa. E infatti quante sono state distrutte per un nonnulla, una nota, un segno, una frase, una scena. Il papapolacco nel 1° episodio del decalogo di Kieslowski (fra parentesi non mi piace Kieslowski). Tutto scorre liscio finchè -pam!- appare la foto del papapolacco. Ed è la fine. Banalizzato e volgarizzato. Per sempre. Irrimediabilmente. (Comunque uso l'espressione papapolacco non per razzismo, non sono così ignorante e idiota, dico papapolacco perché c'è un detto a Roma che dice -papapolacco è solo un pacco). Capite? Ma cosa sapete voi del travaglio di un artista, del lavoro che c'è dietro anche alle opere che sembrano più semplici, cosa sapete voi di fisica molecolare, siete grezzissimi, ecco cosa siete, non dovreste nemmeno sfiorare con l'occhio un mio libro, ma Io vi perdono, eh si, vi perdono.

Il film più bello, fatevelo dire da uno che di film ne ha visti abbastanza, è Arancia Meccanica, che fra l'altro va molto di moda in questi anni per svariati motivi. Il film dei film. Unico. Anche noi ci esaltammo non poco dopo averlo visto e così, un carnevale eccoci vestiti da drughi. Io ero Alex. E ce ne andavamo in giro per la città a cercare il barbone, ma a Benevento non ci sono barboni e così dopo un ultimo disperato tentativo alla stazione spostammo la ricerca verso qualcuno che si era vestito da militare, sai tipo Billy boy e i suoi quattro drughi. Ma niente, cioè da quando esiste il carnevale ci sono quelli vestiti da militare ma in quell'annata niente (per la verità ne trovammo uno ma era un ragazzo che abitava nel mio palazzo e non era il caso). E allora niente, alla fine ci picchiammo con due tipi che col film non avevano niente a che fare. Solo Io e un altro, però. E ce le dettero. Eh. Non come nel film. E' strana la vita, le prendemmo proprio, Io tentai anche il salto alla Alex, sai quando fanno quella specie di tuffo, ma non so, mi è arrivata qualcosa in faccia e mi sono ritrovato per terra. E intanto anche il mio amico le prendeva, Io pensai era giunto il momento di sfoderare l'arma segreta, la mazza da baseball, ma il "pubblico" è intervenuto e me l'ha tolta, forse non era contemplata nel regolamento. Anche se poi il giorno dopo ho trovato parecchio sangue sulla capocchia della mazza (da baseball) ma credo era del mio amico anzi sicuramente perché è l'unico che ha sanguinato, ed anche parecchio. E così. Non come nei film. Poi per sfogarci abbiamo raso al suolo una scuola, aule incendiate, tutti i vetri rotti, e altro. E il giorno dopo sono venuto a sapere che uno dei due ragazzi con cui c'eravamo picchiati era alunno di mia madre e allora è scattata la vendetta perché quando arrivavano a casa i compiti in classe (mia madre è professoressa d'italiano) prendevo il suo e ci cancellavo i verbi. Ed era divertente leggere il giudizio che mia madre gli dava, cose tipo "frasi sconclusionate e incomprensibili", è chiaro, erano senza verbo, immaginatevi. Però a pensarci bene forse quella fu un po' una vigliaccata. Forse si. Vabè non fa niente, chi se ne frega. Comunque nell'analizzare la sconfitta ho capito che le abbiamo prese per due motivi: primo perché quei tipi non c'entravano niente col film e una volta usciti dai binari può succedere di tutto, il Dio dei "come nei film" ti abbandona. E secondo perché non mi hanno fatto usare la mazza da baseball. Una mazza mitica, ci tengo tantissimo. E quante devastazioni, la capocchia è completamente sfigurata, dentro ci sono incastrati pezzi di vetro provenienti da vari edifici pubblici e finestrini d'auto e vetrine, cose così. Ed ora c'è anche il sangue del mio amico che, per carità, mi dispiace ciò che gli è successo, però è bello, il sangue è sempre bello. La comprai a Barcellona, in gita e vabè naturalmente non mi metto a raccontare gli episodi della gita, però solo un flesh, Io nel corridoio di un albergo sopra un carrello tipo per la spesa, non so come era finito lì, spinto da dei miei amici e Io in piedi sul carrello con la mazza in mano a cercare di colpire (per finta naturalmente) i ragazzi spagnoli perché il giorno dopo c'era Milan-Real, anzi no Real-Milan, quella che finì 1-1 e ci annullarono un gol regolarissimo. (Si, sono milanista, attualmente in sciopero. Ridateci Farina. Farina-rovina. perché si, è vero che con lui siamo andati due volte in B, stavamo sull'orlo del fallimento, tutto andava a puttane, però c'era il cuore, c'era il cuore). E niente, loro scappavano, scappavano davvero come se poi davvero volevo dargli la mazzata in testa. E che cavolo. Mi ha fatto ricordare una barzelletta. Una stronzata, naturalmente. Davvero uno stronzata. Comunque c'è questo tipo che ha un cazzo gigantissimo, esagerato, immaginatevelo mentre si regge questo cazzone con tutte e due le mani. Ed è completamente pazzo perché vuole scopare e insegue le ragazze, tutte scappano. A un certo punto passa una mega figa, lui la punta, sempre con questo cazzone gigantissimo fra le mani e comincia a inseguirla. Questa scappa, entra in un portone, cerca di chiudere ma lui riesce a entrare e la blocca nell'angolo e lei grida e lui fa Ah! E adesso te lo metto in culo!! E la ragazza guarda un po' e dice Ah, si figurati, fai pure. E il tipo Come fai pure? E lei: No, credevo che me la volevi sbattere in testa sta mazza.
Non sento il boato. E si è una stronzata ve l'avevo detto che cazzo volete. Vaffanculo.
Ascolta Flint, questa barzelletta è bruttissima, è inutile che ti incazzi. Piuttosto invece di scrivere barzellette idiote perché non ti concentri e cerchi di scrivere qualcosa di, come dire, qualcosa che resta. Almeno una frase. Una tua frase che resterà per sempre. Capisci?
Si, forse hai ragione. Basta stronzate. Scusate per la barzelletta stupida, non volevo. Una frase. Prima della fine del libro vi prometto almeno una frase che resterà per sempre, fino alla morte dell'umanità. Una mia frase. Amor che a null'amato amar perdona. Eh, sarebbe bello diventare uno scrittore.

E non ti ubriacare mai col rum "Fantasia". No, è un rum, chiamiamolo così, che fanno a Benevento ed è praticamente veleno. Cioè a dir la verità si usa per fare i dolci o cose del genere solo che siccome costa poco c'era un periodo che l'usavamo per ubriacarci. E i risultati c'erano. Ogni tanto qualcuno all'ospedale. Un po' come quelli che leccano i rospi per avere allucinazioni cioè che cazzo compratevi un trip, non è che dovete buttarvi così atterra. E così noi col rum Fantasia. Lo dovevi vedere il mio amico con cui avevo diviso la bottiglia, tutto bianco in faccia, lo sguardo assente. Poi crollò, sembrava come in coma e vennero altri nostri amici e dicevano che bisognava portarlo all'ospedale, a me sembrava un po' una esagerazione e invece fu la scelta giusta perché lì la scena era comicissima con questo tipo che è già ridicolo di per sè, sai il classico grassone, e stava sul lettino con la flebo. Troppo. Infatti corsi a casa a prendere la macchina fotografica, feci belle foto, poi apparve il solito rompiscatole, nelle vesti di un infermiere che ha iniziato a rompere e mi voleva togliere il rullino. Si, col cazzo. E niente. Che poi oltre al moribondo, stavamo Io e altri tre. E due di questi tre sono finiti in quello stesso ospedale una settimana dopo per l'identica ragione (rum Fantasia). E l'infermiere diceva - Ma ragazzi che cazzo state combinando?

Che valga come da testamento: quando morirò, cioè fra un paio d'anni, voglio essere cremato e conservato, fino a quando sarà possibile essere trasportato nello spazio e lì saranno disperse le mie ceneri. Vum- nello spazio. E divento polvere stellare. Bella storia. Bella storia morire. Se non fosse per quei cazzo di manifesti da morte, sono bruttissimi, non riesco a sopportare l'immagine del mio futuro manifesto da morte. Oppure invece di morire faccio il contrario, divento immortale. Forse fra un po' si potrà fare, chissà. Auto- clono- digitalizzarsi e trasferirsi in un computer. Diventare pura energia. Non chiedo molto, un piccolo e personale universo autogestito. E anche qui, quando sarà possibile lo sparerete nell' universo (nel nostro universo) e via, vagare senza meta. E Io dentro. Che poi mi ri-auto-clono per non stare solo. Tanti piccoli Flint. Che si combatteranno fra loro e si riprodurranno finchè magari ne resterà di nuovo uno solo che come il suo Dio non ne vorrà sapere di questa mania di riprodursi e occuperà da solo tutto il suo universo, finirà quando e se finirà l'alter-universo, sarà miliardi di volte più intelligente. Senza però avere la più pallida idea riguardo le sue origini, l'universo madre, la materia. E forse non avrà nemmeno la consapevolezza di essere completamente solo, come me adesso fra l'altro, e questa forse è una frase un po' banale o forse no, vabè comunque la lascio.

La persona che mi ha più "ispirato" nella vita è il mio compagno di banco. Su lui ho scritto libri, poesie, fumetti, persino canzoni. E videogiochi, dei videogiochi niente male. Poi lui si incazzava, perché è così, non si rendeva conto della fortuna che aveva, la gente non si rende conto della fortuna. Ho uno dei più grossi tesori esistenti nascosto in un isola in un punto che solo Io so. Anche qui a Savannah i quattrini non mi mancano, ho oro e argento da buttare. Eppure tutto quello che mi va di fare è continuare a bere questo schifosissimo rum nella taverna del Lupo. Mi piace Blob. E' l'unica cosa che vedo in tv. E'assurdo che gli unici programmi guardabili sono quelli che fanno ironia sulla tv, cioè è tutto un giro. Considerazioni inattuali: l'impero russo è crollato perché non c'erano giornaletti porno. Verde chiaro fluorescente. E' mi piacciono le persone, alla fin fine sono loro la più bella opera d'arte. Ed anch'Io naturalmente e mi rompono perché ogni volta che ne ho l'occasione mi guardo allo specchio, ma è normale cioè voi mi avete davanti ma Io ho bisogno dello specchio. Non è proprio narcicismo. E' che sono bello. Ed ho un profondo gusto estetico. Tutto qui. Infatti mi piacciono i gatti. Tranne il mio. Che è bruttissimo. Ho il gatto più brutto del mondo. Si chiama Rasputin. Si, già il nome. Fra l'altro un gatto brutto è un controsenso. Perché il gatto si prende e si fa vivere perché è bello. Vedere mia madre dare da mangiare a Rasputin mi preoccupa. Col cane è diverso. Al cane si dà da mangiare perché è un servo. I cani sono solo servi schifosissimi. Ai moralisti piacciono i cani. Agli esteti i gatti. Semplicemente. E l'eterna lotta fra il gatto e il cane non è altro che questo.Sono così stanco. Non dormo da 40 ore. L'ho fatto per sognare meglio. Quando sono stanchissimo e mi addormento faccio dei sogni che mi sparano dritto in paradiso.
Oggi mi hanno svegliato alle dieci. Comitiva del cazzo. E' bello e piacevole stare in comitiva ma richiede tanta tanta sofferenza. Un sogno spezzato. Stac. E bye-bye. L'arte del sognare è la vera arte da approfondire. Io sto diventando un maestro. Cioè, dipende dai periodi. Non so perché. Ma quando sono nel periodo giusto è fatta, riesco a guidare i movimenti, a prevedere il futuro (sempre però dettagli insignificanti e non oltre il giorno dopo), addirittura a comporre musica e con più strumenti contemporaneamente e questo è un altro mistero perché nella vita conscia non so praticamente nulla al riguardo. E sono compensatori estetici, dopo la bruttezza della realtà c'è bisogno di vedere, vivere, respirare un luogo piacevole. La droga più bella insomma, non ha paragoni. E Io normalmente (quando non c'è una comitiva che rompe le palle) mi alzo verso le due ma già verso le 9-10 mi sveglio una prima volta e poi resto a letto, così, in un dormiveglia, un misto di sogno e realtà. E' lì che si impara. E apprendi, giochi, pensi, soprattutto intuisci. E poi dopo 4-5 ore che stai così, ti alzi ma ormai il tuo l'hai fatto, cioè che te ne frega del resto, della "realtà" che la solita maggioranza (idiota, la maggioranza è sempre idiota) ha eletto regina. In effetti Io davvero penso che è il contrario, è il conscio che lavora per l'inconscio e non viceversa. Tutti gli esseri viventi vivono per il sonno, vivono nel sonno, mentre sono costretti alla veglia per i bisogni fisiologici e di sopravvivenza. Così è più sensato. La droga della vita. Tutto per lei. Ed infatti, si, sono un viziato, però in particolari momenti ho dimostrato anche una certa capacità di sacrificio, ma il sonno no, non potete togliermelo. E oggi mi hanno svegliato alle dieci. Poverino, Flint, come farai adesso? Si, ok, non esageriamo però dico. Non so. Insomma c'è chi fa l'amore, chi si fa d'eroina, chi suona la chitarra, chi lavora, chi guarda la tv, chi fa sport. E Io dormo. Peccato che proprio non riesco a farlo per più di dieci ore al giorno, però fra un po' con la realtà virtuale sarà diverso. Metà in realtà virtuale e metà a dormire. Sempre se ci sarà ancora chi mi dà da mangiare. E se non impazzisco definitivamente.

E se sto impazzendo? Impazzendo sul serio intendo. Sto impazzendo? Sono già pazzo? Cosa intendi per pazzo? Tu gioca al gioco delle connessioni. Tutto ciò che vedi senti tocchi gusti ecc. ti rimanda a qualcos'altro e qualcos'altro ancora. E' piacevole, rilassante, onirico. Ma fino a quando può durare? Fino a quando non c'è la disintegrazione finale -PUM e buonanotte alla tua mente. Vedi? Ma non lo vedi che 11/22 ci giocano contro? Era una vignetta satirica c'era Capello incazzatissimo deformatissimo che spiegava la crisi del Milan e diceva -Ma non lo vedi che 11/22 ci giocano contro? Così so. Bè ho alcuni contatti con non so bene chi. Qualcosa intorno a me, diciamo. Da lì. Mi aiutano per l'ispirazione, ma non solo. Così ogni tanto mi appare qualcosa. Non è proprio che appare è come come se spunta da qualche parte. Se ne ho assoluto e intenso bisogno vengono da me immagini e parole che hanno scavalcato indenni ogni ostacolo fisico e spazio-temporale. Così so. Ad esempio. Che il mio gatto nero è stato avvelenato. Un delitto perfetto perché non poteva parlare in punto di morte. E perché era già malato. Ma non sarebbe morto se non fosse stato avvelenato. Ed Io so chi è stato. Me lo hanno detto loro. E ho chiesto loro di vendicarlo. Hanno detto si, poi non so. Berlioz. Il nome non era proprio corretto, cioè Berlioz era il protagonista ne "Il maestro e Margherita" non il gattone o quello che era. Comunque. Basta così, sono stanco. Frasi, frasi, parole, segni. Senti il ritmo? Pensa che prima non c'erano ed ora sono lì. Ed è grazie a te Flint, solo grazie a te. Ed è un peccato che hai adottato questo ritmo così frenetico perché, perché ogni parola è così profonda. Scusate se ogni tanto ho bisogno di masturbarmi, ma capite, a quest'età, senza aver mai pubblicato nulla.


Continua...

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