Quattro

Ah! L'ho beccato finalmente uno scarafaggio. Gigante. Come nel film. Era ora. Sto a Marrakesh con Jim e sono appena tornato nella stanza. E c'è uno scarafaggio gigante. Di solito mi fanno schifo ma in questo caso va bene. Allora. La mega comitiva si è disintegrata e siamo rimasti solo Io e Jim. Prima eravamo noi due e tre ragazze, anzi più precisamente stavamo in una stanza con due ragazze mentre la terza era in cerca di altro. E queste due erano sempre più snervate perché non ci davamo da fare, insomma, Io sono una sorta di apatico sessuale, Jim no, ma si sarà lasciato influenzare da me e le ragazze, come tutte le ragazze, pensavano solo a quello (che poi il luogo comune che dice il contrario è, appunto, un luogo comune perfetto, una stronzata, cioè fra maschietti è il pensiero numero uno, ma c'è anche la passione per lo sport, spesso la politica, altri hobby, la canna in compagnia per sparare cazzate, le ragazze no, un unico pensiero, dritti alla meta, un compito: riproduzione) e insomma così. La causa belli è stata l'assurda proposta di partire alle 4 di mattina per andare nel deserto. Alle 4 di mattina si, andate avanti voi. Ma il vero motivo va ricercato in una comitiva di bei ragazzi argentini sbucati fuori da non so dove. Capisci adesso, scarafaggio? Bellissimo. Come nel film. Ce l'avrà messo l'ente del turismo. E' una battuta del grande F.F.S.S. anch'Io la dissi una volta, su una panchina di Leidsplain ad Amsterdam, stavo seduto quando mi ritrovai circondato da una comitiva di ragazze italiane in gita che avevano un appuntamento proprio lì. E a una che mi chiese cosa facevo nella vita dissi appunto che ero pagato dall' ente del turismo di Amsterdam per fare lo sballato sulla panchina di Leidsplain. Ma lei non credo capì, perché disse ah, si, ho capito, ma in maniera seria. E quella poteva anche essere la mia ultima frase, non un granchè insomma, o forse non corsi davvero pericolo, non lo so. Mi riferisco ai "misteriosi" infarti dei ragazzi, tantissimi, ad esempio in discoteca. Non è che ci vuole molto a capirne la causa, non fai niente tutta una settimana poi ti abbuffi di anfetamine, balli 6-7 ore consecutive, non provi alcuna stanchezza e stac! E quella volta anch' Io feci una cazzata di questo tipo, venivo da un inverno in cui non avevo fatto semplicemente nulla, ero stato nella mia stanza. E quel giorno treno, aereo, alle 6 di pomeriggio ero già esausto, stavo andando a dormire, prima giro un po' per la zona rossa, compro tre trip, non resisto alla tentazione e ne prendo uno (di solito ne prendo mezzo). E il trip era freschissimo, cominciai a girare come un pazzo, cinque minuti sulla panchina di Leidsplain per dire la battuta, poi di nuovo a girare, girare, quasi correndo. Verso l' una di notte ho pensato (solo pensato, non sentivo alcuna stanchezza) chissà come starà reagendo il mio povero corpo. Così mi sono fermato. Il cuore erano cannonate. Le vene del polso intasate. Chissà. Forse sarei solo svenuto o nemmeno, non credo di aver corso davvero pericolo ma quell' episodio mi ha fatto crescere, credo mi ha fatto passare dai 3 ai 5 anni d'età mentale tutto d' un colpo. Perché se ci pensavo prima non mi sembrava una brutta morte, morire così, giovane, ad Amsterdam. Ma adesso so che è una stronzata, una cazzata. Una fregatura. Morire gratis, così. Da solo, in mezzo alla strada, stramazzare a terra. E'anche squallido. E triste. Non c'è proprio nulla di bello. E anche i tuoi genitori che si, è vero ti hanno messo al mondo e per questo non dovrebbero mai finire di pagare, ma non fino al punto che gli arriva la telefonata nella notte e gli dicono che loro figlio è deceduto ad Amsterdam, mentre credevano stavo a Bologna, così è troppo, non esageriamo. perché non sono così cinico come sembro. E infatti durante quel trip ricordo pensai soprattutto a Ylenia, la figlia di Albano e Romina sparita poco prima. Di solito questo tipo di notizie non mi fanno nè caldo nè freddo, ma in quel caso era diverso. Ylenia è un po' il simbolo di quel migliaio di persone che, solo in Italia, spariscono ogni anno. E anche lei stava sempre in viaggio. Fino ad essere inghiottita dal Nulla. Insomma era una di noi. E mi affacciai da uno dei ponticelli, uno abbastanza alto, e guardavo giù, l'acqua. Forse c'era anche il mio riflesso, non sono sicuro perché era buio. E allora capii "Quando guardi nell'abbisso l'abbisso guarda in te". Era una vita che cercavo di capire quella frase. Finalmente. O forse l'avevo già intuita, un sogno che feci a Bucarest, che ora si è "collegato" più che per la frase, per l'episodio di Ylenia, visto che anche lì fu uno dei tanti casi in cui anch' Io sarei potuto sparire. Ma se viaggi li devi tenere in conto, non c'è alternativa. Quella volta a Bucarest si avvicina quest' uomo, anche brutto, e mi dice vieni a casa mia, paghi solo 10.000 lire al giorno, gli alberghi costano molto di più. Ed era vero. Così mi sono fidato, lui mi portò nella periferia più sperduta, poi a casa sua e mi offrì un caffè e insisteva e Io pensavo cazzo adesso questo caffè è avvelenato e sparisco nel Nulla (nessuno sapeva stavo in Romania). Non sapevo se bere, lui insisteva, poi hanno bussato alla porta ed erano la moglie e la figlia piccola e mi sono tranquillizato. Ma storie così non si contano. E comunque che stavo dicendo il sogno, si, fu in quella casa che sognai di stare in mezzo al mare, su un materassino. Di notte. E il mare era tiepido. Si stava bene. Dicevo agli altri di non fare scherzi, ma non c'era problema. E stavo così, aggrappato al materassino e mi sentivo benissimo. E pensavo che sotto di me c'era l'abbisso. Che dovevo tenermi ben stretto al materassino perché sotto c'era l'abbisso dell'abbisso. Era notte. La luce blu scuro. Più, sull' orizzonte, la luna argentata che scintillava e illuminava il galeone. E Io avevo mezzo braccio affondato nell'acqua tiepida e stavo bene e lo sentivo, sentivo l'abbisso. Una sensazione stupenda, sentire l'abbisso. Sotto di te.

Ancora ad Amsterdam, ancora su una panchina. O forse era prima. Si, era prima. Ed era piazza Dam. E non stavo sotto trip ma sotto brown. Che non mi piace nemmeno e poi era quasi tutto taglio, non faceva quasi nulla, solo mi sentivo ancora più scazzato del solito. Vi lascio immaginare. Si siede un negro accanto a me e fa -amico (parla italiano) amico vuoi provare un po' di coca? No, non mi piace la coca. Allora un po' di brown, vuoi provare un po' di brown? Già l'ho preso. Ma lui fa la pista e dice no, no, prova, prova, solo provare. Io dico che non ho soldi, lui insiste, vabè perché deluderlo. Poi fa un'altra pista e stessa storia. Poi comincia a dire che vuole i soldi, una cifra assurda fra l'altro, qualcosa tipo 50 fiorini, Io gli dico te l'avevo detto, non ho soldi ed era anche vero, avevo appena comprato il biglietto del traghetto per Londra dopo un Inter-rail assurdo, in teoria dovevo subito raggiungere a Londra un mio amico di Bologna, poi quando mi sono trovato con l' Inter-rail in mano mi sono sentito come un Dio, un senso di onnipotenza, un giro incredibile est, ovest e rieccomi ancora ad Amsterdam, con un ragazzo che vuole soldi e ora tira fuori anche un coltellino, una sorta di temperino che vorrebbe essere un'arma da taglio e fa il tipo isterico e dice no, no, l'hai presa e adesso paghi, caccia i soldi! Ma non ne ho, amico, non ne ho. No, no, ti taglio la faccia, adesso ti taglio la faccia! Si, figurati, fossero questi i problemi. Non era coraggio, era semplicemente scazzamento allo stato puro, davvero in quel momento non c'era nulla che poteva colpirmi, cioè fai quel che vuoi, taglia si, e lui continua un po', fa ancora l'isterico, poi avrà pensato ma questo da quale pianeta è sceso e se ne va, senza nemmeno salutarmi, e Io resto lì, sulla panchina, per non so quanto tempo.
A Londra stetti solo tre giorni, anche grazie al mio amico che non mi prestò nemmeno una lira, vabè, e comunque quando tornai a casa mi sentivo fiero del mio corpo che aveva resistito così bene agli stenti subiti in quell' ultimo mese. Stavo benissimo. Il giorno dopo invece eccomi a letto con una flebo, semicollassato, stavo veramente messo male, e nel frattempo dovevo ingegnarmi in tutti i modi per non farmi fare le analisi del sangue, perché una mia amica una volta mi aveva raccontato di un ragazzo che si fece le analisi del sangue, così, giusto per accertamenti e gli trovarono tracce di eroina e a casa scoppiò un casino. E questo ragazzo non se la prendeva nemmeno, prendeva solo trip, il discorso infatti era che probabilmente nei trip mettono anche un po' d'eroina. Io invece me l'ero appunto presa meno di una settimana prima, m'immagino poi che casino se i miei cominciano a credere che mi faccio pure. Invece no. E' difficile, tutto è così difficile, portare avanti un' esistenza è difficile, ma bisogna almeno sentirsi fieri di ciò, mostrarsi forti quando ce n'è davvero bisogno. Non farsi fregare. Soprattutto noi che non abbiamo i soldi. Abbruttirsi, anche fisicamente. No. No. E c'è di meglio che passare la giornata a chiedere -scusa mi dai qualche spiccio che devo comprarmi un panino. Per fare arricchire il boss locale.

Un paio di mesi prima invece mi trovate in una radio di Bologna dove facevo l' "opinionista", e vabè naturalmente andavo fortissimo anche se abbastanza sul facile, tipo mandavo a fare in culo tutto e tutti e l'audience sale. E infatti salì, raffinai anche lo stile, il solo problema era che, come sempre lo facevo gratis e quando fai le cose gratis ti trattano una merda. E così questi della radio invece di ringraziarmi che stavo facendo resuscitare una radio morta, contestavano, dicevano che mi dovevo calmare, che fra l'altro facevano i tipi alternativi, quella radio era famosa per questo, cioè credo che se andavo a Radio Vaticano mi rompevano meno le palle, perché ancora un po' e non potevo dire più nulla, allora li ho mandati a fare in culo, il direttore soprattutto, per radio naturalmente, e me ne sono andato. Cioè già faccio una cosa gratis, poi devo anche scendere a compromessi. E con degli imbecilli. E poi, diciamoci la verità, stavamo cominciando ad avere troppo successo.

Mi sento ispirato, questa è la volta buona che la metto dentro, la "frase mancante" intendo, è mezzo libro che l'inseguo. Ma ormai ci sono. Se solo non ci fosse questa musica di merda sullo sfondo. E le auto. Ma non devo lasciarmi influenzare. Il fungo di Seattle. Me ne vado lassù e scrivo. Scrivo. Un barattolo di plutonio. Un mio quadro pop- espressionista. Bruttissimo. Basta. Ed ora qualcosa di serio. L'omicidio di Warhol da parte della CIA. Il primo uomo ad andare sulla Luna, uno statunitense nella metà degli anni '80 in missione top top secret. Le super mega multinazionali che hanno ucciso Senna su richiesta della casta che controlla il Brasile. Piccoli inconvenienti della democrazia, insomma, quando un connazionale diventa la persona più amata e popolare e dice anche che dopo vuole fare qualcosa (Era pazzo). E non è un fesso, nè un burattino e parla di ingiustizie sociali. Bisogna solo attendere. Vabè che adesso che batto al computer l'ha capito anche mia nonna, con tutti i misteri che sono seguiti e la scatola nera azzerata, ma Io lo vidi subito, più che altro me l'aspettavo da tempo. La morte di un altro grande uomo. Ed è stato forse il loro trionfo, il loro capolavoro, sono arrivati a manomettere la macchina più controllata del mondo e uccidere di fronte a milioni di spettatori (con qualche accorgimento, però, ad esempio dove sono finite le riprese dalla macchina?). Facciamo i nostri complimenti. A loro. "Loro" è il termine giusto. Noi. E loro. Loro sono quelli che controllano, che portano avanti la baracca, rigorosamente da dietro le quinte, loro non si vedono ma gli effetti delle loro mosse ci piovono addosso, loro sono folli, forse perché non sanno minimamente come sfruttare appieno o almeno in parte l'impero che gli si è creato intorno così, loro non si scomodano nemmeno più perché hanno creato un vero e proprio reparto che lavora per l'eliminazione di chiunque potrebbe dargli fastidio, hanno capito (forse dalla Mafia italiana) che prevenire è meglio che combattere (forse dalla pubblicità del dentifricio). Un reparto speciale che lavora con la freddezza degli impiegati. Un po' come chi riceve l' ordine di sganciare la bomba lo fa senza provare rimorso perché in fondo non dipende da lui, così coltissimi psicologi, sociologi, storici, ad altissimo livello e pagatissimi, preparano ogni giorno le liste di proscrizione. E via. Tanto è facile. Suicidi, incidenti. Intellettuali, artisti, scienziati, politici, tutti. I quindici scienziati "suicidati" qualche anno fa in Inghilterra. Uno dopo l'altro, in pochi giorni. Notizie che passano come meteore nell' informazione e poi spariscono nel nulla. E non si ricordano più. Per questo dico bisogna rivedere tutta la strategia per una resistenza. Anzitutto ora si, non può che essere internazionale, visto che è ridicolo parlare ancora di Stati. Ci sono solo le super mega multi nazionali, strettamente collegate anche allo spaccio di droga visto che da qualche parte pur devono finire le abbissali cifre del mercato numero uno al mondo. E la guerra non può che essere guerra d'informazione. E allora come fare? Una volta durante l'ennesima crisi cubana, pensai alla seguente vendetta in caso di caduta di Castro: avvelenare con dell'acido alcune bottiglie di cocacola (usando siringhe nella plastica). E a quel punto sperare in un effetto a catena dovuto ai media che riportano l'episodio, panico immotivato della massa da una parte, messaggio per altri rivoluzionari a fare lo stesso dall'altra, e così via finchè l'effetto si propaga anche su altri prodotti americani, magari si espande anche in Europa, collasso economico. Così. Mi sembrava una genialata. Ma mi sembrava anche troppo semplice ed infatti poco dopo lo fanno davvero, esattamente lo stesso e direttamente lì in America, dove in alcune lattine di coca-cola vengono trovate siringhe infette (fra parentesi non credo nell'AIDS, ma questo è un altro discorso). Era quindi anche un'organizzazione di un certo livello (le siringhe erano dentro le lattine chiuse). E che succede? Caos, panico. Macchè. I media di tutti il mondo il cui scopo è quello di amplificare notizie, pompando episodi banalissimi con titoloni in prima pagina, vedi in Italia le ridicole "aggressioni" dei naziskin, adesso tacciono o piccolo trafiletto in una pagina sperduta e nulla più. Puf. Nel nulla. Li avevo sottovalutati insomma. Nessun giornale da destra a sinistra può passare alcuna notizia che possa colpire il loro mercato, chissà quante volte sono state tentate simili operazioni terroristiche, ma niente, non passano. E' così. Pensate ad esempio ai film. Hanno saccheggiato e risaccheggiato e riciclato tutto e il contrario di tutto, omicidi di ogni genere, perversioni, fobie d'ogni tipo, ma mai un film dove, ad esempio uno psicopatico entra in un supermercato e avvelena i prodotti (è un esempio naturalmente, intendo dire una qualsiasi cosa del genere) Niente. Mi viene in mente Batman dove Joker faceva qualcosa di simile, ma si tratta di Gotam city, è una città che non esiste, state tranquilli. O Horror in Bowery street (non c'entra che è un film indipendente, può anche essere indipendente la produzione ma non la distribuzione che l'ha portato fino in Italia), ma anche lì, si, è una via di Manhattan, ma appena dietro l'angolo, un posto più che surreale insomma. E così. Non vi mettete quindi ad avvelenare bottiglie di coca cola, provochereste solo qualche vittima innocente per cause ignote. La strategia deve essere completamente opposta, allora. Invece di imponenti azioni che diventano piccolissime notizie, tentare di utilizzare piccolissimi o inesistenti episodi che diventano necessariamente imponenti notizie. E' in po' cio' che ad esempio fanno i cuginetti reazionari della Falange Armata, col loro "terrorismo virtuale" il meccanismo è in perfetta sintonia coi tempi, se non fosse che il trucchetto è troppo manifesto. Ma forse non è un problema. Qualsiasi cosa succede, non importa dove e chi l' ha fatta, loro la rivendicano e devono solo per questo finire in prima pagina. Che poi appare ovvio si sono limitati solo alla rivendicazione non è più importante, ormai la notizia è passata. Ma il gioco non è così semplice. Oltre a rivendicare la Falange Armata minaccia anche. Moltissimi uomini sono stati pubblicamente minacciati dalla Falange Armata. E qual è il trucchetto, il motivo? Semplice, è il chi vuol capire capisca, quest' uomo deve essere fatto fuori o qualcosa del genere (vedi il ragazzo sodomizzato perché contro la Fininvest), se qualcuno può farlo lo fa. E a volte lo fanno. E' lo stadio finale, non c'è nessun collegamento fra il vertice e la base, fra i mandanti e gli esecutori, i quali non hanno la più pallida idea di chi sono i mandanti. Capite adesso? Non sottovalutate, non sottovalutate gli avversari solo perché avversari, è la regola numero uno che si impara a scacchi a suon di sconfitte (e che anzi non si impara mai). perché non possiamo farlo anche noi? Infatti possiamo. Quando distruggevamo le scuole noi eravamo i "parigini" della situazione nel senso che se era passato un certo periodo senza devastazioni e noi ne distruggevamo una, due giorni dopo era sul giornale e da lì iniziava una settimana di devastazioni ovunque, in altre zone della città, nei paesi intorno. Funzionava così. E quando qualche gruppo veniva preso, come accadde, non c'era alcun problema, nessuno. E pensate che noi eravamo solo ragazzini esaltati, senza nessuna pretesa politica (Io forse ero l'unico che avanzava qualche velleità politica), doveva essere una sorta di istinto archetipo di terrorismo che ci faceva funzionare così (inconsciamente) bene. E allora? E' ovvio che ormai simili operazioni sono completamente inutili, se si vuole tentare qualcosa di utile si deve passare per la rete, datemi un modem e vi distruggerò il mondo, se c'è poi davvero la possibilità di resistere o cambiare, ci credo sempre meno, meglio dormire. Non è ironia, dico davvero. E' andata come è andata. MTV 24 ore su 24. Mi resta solo la soddisfazione di riuscire a vedere la Storia in diretta. Non è facile a causa di uno strano meccanismo mentale che ci fa vedere come sono andate le cose solo riguardo al passato, minimo dieci anni. O più. Ridiamo delle famose storielle dei "falsi" medievali, documenti riprodotti in volgare invece che in latino e poi passiamo ore e ore e ore a "guardare" la guerra del Golfo. Anch'Io. Ero più piccolo però. Oppure accettiamo il falso di per sè, senza scandalizzarci più di tanto o almeno usarlo come termine di paragone per altri. Quando ci fu lo sbarco ad Haiti gli stessi telegiornali (almeno quelli italiani) titolarono con: Marines, sbarco per la TV, in effetti poco prima dello sbarco, già deciso, ci fu un disgraziato accordo politico che non dava più motivo ad un intervento militare. E adesso chi lo dice ai media, soprattutto alla CNN, i cui dirigenti nei giorni precedenti avevano fatto un violento braccio di ferro coi generali per fare avvenire lo sbarco di notte, per creare un effetto migliore, come da guerra del Golfo, mentre i generali fanno notare che è assai più pericoloso sbarcare al buio (a parte il discorso sul capovolgimento di situazione, la CNN, considerato uno dei canali più alternativi degli USA che non se ne frega assolutamente di far morire ragazzi pur di creare immagini più commerciabili, e i generali, cioè quelli che sarebbero i criminali assoluti che dicono forse qualche vita umana vale più del prezzo degli spot). Ma lo sbarco si deve fare. La guerra si deve fare. I trafficanti d'armi che la pretendono? Roba vecchia. Sono i media che la pretendono. E se la fanno, quando e come vogliono. Semplice. E allora ecco lo sbarco, immagini squallidamente hollywoodiane riprendono gli elicotteri, poi giù all'aereoporto, scendono i marines e puntano i mitra contro contro chi? Contro i reporter che li riprendevano. E il fatto che i marines non sono buoni attori ha reso tutto più ridicolo. Queste sono le scene del nostro tempo, questa è la nostra Storia, quella vera, i "documenti" che faranno ridere i posteri quando usciremo dall' era del denaro. L' unica vera ideologia del nostro tempo. I soldi stanno in sella e cavalcano l' umanità. E allora dico sinceramente fa niente, non è vigliaccheria, è semplicemente realismo, nel senso che questa è la realtà, la struttura che abbiamo intorno, immodificabile, come non si può cambiare il clima in una giornata fredda. Meglio chiudersi in casa e accendere i termosifoni, no? E non solo per ciò che ho appena scritto, ma per tutto, tutto, in questo lamento generale, un piagnucolare continuo, la tecnica del chi piange fotte a chi ride di cui anch'Io sono un indiscusso maestro. E' una guerra totale d'ipocrisia, dal vertice fino alle culture che vorrebbero essere più alternative. Femministe, gay. Ancora un po' e si prende più anni chi mette una mano in culo a una femmina che chi uccide un uomo (a parte che nel secondo caso qualche prova ancora la richiedono mentre per lo stupro, almeno a giudicare dai fatti di cronaca, ti sbattono dentro così, senza prove, ti salvi solo se hai controprove). E allora? E' a questo che doveva portare la splendida lotta per i diritti delle donne, un'arma per estorcere denaro o ricattare i potenti o semplicemente per togliersi di torno un qualsiasi povero disgraziato per un qualsiasi motivo? Ecco fatto, eccomi diventato un maschilista stupratore, così come sono un nazista perché ho contestato la cultura ebrea e un moralista fanatico perché non sono entusiasta del movimento gay. DRIIIIIIIIN! E' un secolo e mezzo che va di moda essere gay. Alla sfilata gay di New York, fra partecipanti e spettatori c'erano milioni di persone. Un' ovazione. Anche il sindaco Giuliani (repubblicano) vi partecipò, ma fu contestato. Insomma dov'è il potere? Aprite gli occhi, guardate la realtà dall'alto, da fuori, a N.Y. cioè nel centro del mondo quasi tutti i locali fanno un giorno si un giorno no serate gay. E loro sono i discriminati? In una discoteca "normale" di N.Y. non mi fecero entrare in una sala perché non ero gay. E se succede il contrario? Trafiletto in prima pagina con titolo: sei gay? Allora non puoi entrare. Perché noi dobbiamo difendere loro? Loro hanno mai fatto qualcosa per qualcuno fuori dal loro clan? E il clan di artisti, sempre con le loro storie gay, e i loro problemi gay e nient'altro e uno tira dentro l'altro solo se assolutamente gay, solo se... insomma non mi fate essere volgare. Basta, sono stanco, concludo, prima però voglio precisare bene che anche se mi sentite spesso parlare di suicidio o di corse in auto o cose del genere no no, non ho nessuna intenzione di suicidarmi e in macchina ormai vado pianissimo. Capito? E non ho nemmeno una pistola in casa.

Ricordatevi che siamo solo parte di un frattale, parte di un organismo, per cui lavoriamo, non viceversa. Ricordatevi sempre di questo: di essere cellule che quando diventeranno inutili all' organismo saranno cellule morte. E ci sono cellule che provocano il cancro, all' erta allora, amicizia, cameratismo, ma sempre vigili contro gli infiltrati e i guastatori. Quello che voglio dirvi compagni prima dell'attacco è questo: credetemi quando dico che vi invidio e vorrei essere lì. Se solo avessi qualche milione di anni in meno. Perché adesso che siete lì non ve ne rendete conto e forse sognate il giorno in cui potrete starvene al sicuro dietro una scrivania a reggersi i coglioni come me. Be' sbagliate. Mi annoio, rischio come voi e senza nemmeno provare l'orgasmo da pericolo. Vedete. Voi siete già pronti per l'attacco, caricati, belli e forti e non avete certo bisogno di questo mio ulteriore messaggio. Cercate però di capire cosa intendo dirvi: noi che siamo soldati della filosofia del caos possiamo permetterci il lusso di dire che niente è casuale, se esistiamo è perché esistiamo e dobbiamo continuare a esistere. Non fatemi più sentire controsensi al riguardo e mi riferisco soprattutto a un certo capitano terrestre, terrestre appunto, ma non è che voi terrestri vi siete montati un po' troppo la testa? Per esistere noi esseri ci nutriamo di Felicità. Ora "purtroppo", necessariamente di Felicità non ce n'è per tutti, anzi non ce n'è per nessuno, così tutti quelli col nostro stesso sistema logico sono divisi in due schieramenti. Per annientare l'altro e ridividersi ancora, e così via, finchè esistiamo. L'essere e la Felicità sono complementari, e i modi per ottenere Felicità portano dritti dritti alla creazione di altro essere in forme assai diverse a secondo del tipo di Felicità raggiunto, ma c'è una sola via davvero essenziale per la Felicità ed è combattere, annientare il nemico e bere direttamente alla fonte, fino a esaurimento, per poi partire alla ricerca di un'altra e combattere ancora, così, finchè non perderete e sparirete. Non so esattamente cosa significa sparire, ma non è un problema che ci riguarda, basta vincere. Che non è così facile come sembra, dimenticate tutte le cazzate sulla guerra già vinta, quasi vinta, manca poco. Era campagna pubblicitaria per l'arruolamento, la guerra non è vinta per niente, bisogna prima combattere. Poi vincere. E ce ne andremo a scopare le conigliette della galassia rosa. E questo faremo: vinceremo, prima questa battaglia, poi questa cazzo di guerra. Buona fortuna ragazzi.
-Hai visto, si è riferito a te a un certo punto, sicuramente, non credo ci sono altri capitani terrestri qui intorno, ma che intendeva?,br> -Niente, mi hanno tolto anche la libertà di suicidarmi. Anche quella.
-Bel discorso però, mi sento carico, carico, piaciuto il discorso terrestre?
-Si, le solite cose, le solite stronzate, bello però che vorrebbe trovarsi qui al posto nostro, si potrebbe proporre un cambio. Anche se davvero ormai voglio solo attaccare, per spezzare la Noia, mi sto snervando in questa trincea, e attendere l'ordine da un momento all'altro, non posso rilassarmi. Almeno hanno ammesso che la guerra non è vinta per niente, anzi. Io l'avevo capito, troppe cose non quadrano e poi perché non ci fanno attaccare, dove sono i nemici, dov'è la guerra, ma c'è davvero la guerra?
-C'è, c'è. C'è il nemico che si è mimetizzato così bene fino a scomparire e c'è la guerra, lo so, ho incontrato un miliziano che si era perso. Dice di stare dalla nostra parte. Comunque mi ha raccontato di una battaglia, non so dove, era, non so, lui c'era però. Bè comunque cosa accade, accade che ci sono questi due schieramenti, il nostro e il loro, uno di fronte all'altro e via, e invece di annientarsi l'un l'altro si fondono, è successo dice, si fondono e viene fuori un orribile colore, tipo marroncino, qualcosa di disgustoso dice. Terribile no? Sarà successo davvero? E si sentono tante altre cose strane, troppe cose strane. Intere razze disertano e gettano la piastrina in ammassi di materia condensata. Pollo della galassia B mi è venuto a trovare ancora, può spostarsi nel tempo, è in viaggio da sempre, dice di essere il sogno di un qualche Dio, parla di carovane di profughi che emigrano verso altre galassie nel deserto intergalattico. Non crede avevano molte possibilità di salvezza. E che ti porti dietro? Quando trovi un atomo di idrogeno al chilometro. Ti ricordi nel Sahara? Tutta quella sabbia. Le dune. Un piccolo giro. E invece prendi e ti incammini. E dopo un millesimo di tragitto hai già esaurito tutte le energie. Con un po' di fortuna potresti farcela a tornare indietro. E invece no. Vai avanti. E avanti. E ciao ciao. E mentre intanto altri alieni bussano alle porte del nostro universo. Stanno ancora peggio, allora, o sono completamente folli. Venire qui. Insomma qualcosa non funziona. Si sveglia. Dice. Domani me ne torno a casa e mi metto a guardare la TV. Ho seicentomila miliardi di miliardi di canali. E presto di più. Peccato che fanno tutti schifo.

E se il piano è completamente sbagliato. E finiamo in mano al nemico. Cosa diremo poi. Che ne valeva la pena? E se il piano è perfetto. E vinciamo la battaglia. Cosa facciamo dopo. Un'altra battaglia? O ce ne torniamo a scopare le nostre amate? O ci compriamo un pianeta tutto per noi? E se il piano è perfetto. E vinciamo la battaglia. Cosa facciamo dopo?


Continua...

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