Due

Ora stai per entrare in Europa. Fra un po'sono in Spagna, è la prima volta che scrivo di mattina, bò, è quasi uguale. Sento una inspiegabile attrazione a buttare il capolavoro nello stretto di Gibilterra, non so perché e chissà se poi se ne va nell' Oceano o nel Mediterraneo. Ma queste sono le mie solite buffonate, cose che dico ma non avrei mai il coraggio di fare. La combriccola poi l'abbiamo ritrovata. Anzi, c'eravamo già visti nel Sahara. Come è piccolo il Sahara, cioè che pseudo- avventure ci fanno fare, Io pensavo che il tragitto era casuale, nella notte circa 3-4 ore sui cammelli, il cielo era più stellato delle stelle, sul deserto buio, che spasso insomma. Poi abbiamo cenato il pranzo del beduino che ci faceva da guida, bevuto la sua acqua, la cosa più ovvia per chi va nel deserto è portarsi l'acqua, e Io e Jim ce lo ripetevamo sempre, ricordiamoci dell'acqua, ricordiamoci, l'abbiamo ripetuto così tante volte fino a dimenticarcene, il beduino ha detto nessun problema e ci ha dato la sua, aveva un sapore strano, di notte, e alla luce del giorno vidi che era sporchissima, piena di terra. Ma anche allora la bevemmo perché il sole batteva e batteva davvero, stordiva. Ed era solo mattina presto, avevamo dormito fra le dune, poi il tempo di prendere il tè (era d'obbligo, il tè nel deserto, mi sono anche fatto fare una foto) e siamo ripartiti su quei cammelli idioti, soprattutto il mio, una faccia da beota, impassibile, non diceva niente, andava avanti e basta, contento lui. E comunque dopo nemmeno duecento metri siamo passati vicino un mega gruppo, Io pensavo i beduini, i beduini! Invece la guida c'ha detto che erano una quindicina di turisti, però siccome loro erano partiti alle 4 di mattina e noi alle 10 di mattina del giorno dopo, pensavo è impossibile sono loro. E non li abbiamo chiamati, poi stavamo tutti con cappelli e turbanti era difficile riconoscerci, ma era destino ci dovevamo rincontrare e così avvenne in una città sperduta dove il nostro pullman aveva fatto sosta e i loro taxi si erano fermati per fare benzina. Incredibile. Così sono riapparse le tre tipe canadesi, c'erano anche i ragazzi argentini ma stavano con delle ragazze spagnole. I soliti casini da comitiva. Comunque hanno lasciato i taxi e sono saliti sul pullman con noi e una anche se c'era posto a sedere si è seduta atterra affianco il mio posto, ha appoggiato la testa sulla mia gamba e ci siamo coccolati un po', scena abbastanza teatrale bisogna dire, non mi piace il teatro, di cinematografico invece c'era l'autista che aveva brillantemente trovato il modo per vincere la routine di quel lavoro così noioso e arrivava in ogni curva in frenata, girando all' ultimo momento e nel frattempo parlando con quello affianco a lui, ma il peggio era ormai passato, dovevate vedere prima, di ritorno da Zagora, su strapiombi, strada di merda e sotto l'abbisso dell'abbisso, e quel pazzo che correva, ti vedevi la strada davanti che finiva spariva vedevi il vuoto e solo allora sentivi la frenata, girata e riappariva la strada. Un pazzo. Io infatti chiesi a un ragazzo marocchino se poteva capitare che finiva giù. No, a volte, ma molto raramente. Ah, bè, allora. Adesso invece stavamo in pianura mal che andava ci schiantavamo contro qualcosa, chi se ne frega tanto meglio, e la tipa mi chiedeva se poteva salire sulle mie ginocchia, ho detto no, non esageriamo. Sessuofobia. Però ammetto che mi fece venire un' erezione, era dalla notte dei tempi che non accadeva, almeno ho visto che funziona ancora, è anche bello grosso, mi manda bestemmie da quando è nato, non è entusiasta della mia spiritualità. E' così volgarmente plebeo. Anche se adesso che batto al computer molte cose sono cambiate. Cioè, in teoria. Anch' Io sto a caccia o forse no, non l'ho capito, perché non so se conviene davvero prendersi il vizio, è una delle droghe più potenti, ne ho visti di ragazzi belli e forti ridursi ad amebe striscianti, completamente rincoglioniti perché a rota o perché non gli bastava, è capitato a molti, anzi quasi a tutti, e non è solo per questo, è tutto un casino, il rituale di corteggiamento è ipocrita, e comunque sarei goffissimo, totalmente imbranato e aggiungete che in questo momento mi trovo a Benevento, dove ci sono ragazze carine ma sono di Benevento, può sembrare un assioma ma è un punto importante, uno dei due basta e avanza e comunque fosse per me, il problema non si pone visto che qui tutti mi odiano. E c'è da navigare, navigare ancora, prima di andarsi a schiantare contro l'isola delle sirene, ma d'altra parte la vecchiaia avanza, mi sento vecchio ormai, ho bisogno anch' Io di qualcuno che mi accudisca. Capelli rossi e non di Benevento, per il resto mi accontento. Una ragazza che vidi in un locale di Praga, non so se aveva i capelli rossi perché erano completamente pittati, arancione, verde, giallo, piena di tatuaggi, le braccia erano completamente tatuate di filamenti neri che si intrecciavano, il volto zeppo di orecchini, ovunque, il labbro inferiore era praticamente metallo. Stupenda. Ho capito molte cose. Trovarsi di fronte a un sogno. Di solito le ragazze si combinano così per nascondere la bruttezza, buttano spezie sopra insomma, lei invece aveva un volto raffinatissimo, bellissimo, perfetta, ballava e lesbicava con la sua amica (bruttina), un capolavoro, non potete capire. Ed Io mi sono trovato completamente sprovveduto, come cazzo si fa, ad abbordare o cose del genere, se non avessi sempre schifato i film d'amore forse qualcosa sarei riuscito a fare invece che restare immobile, finchè se ne va, il mio unico amore di cui non conosco nemmeno il nome. Ed anche sul piano sentimentale qualcosa è cambiato, c'era una ragazza giapponese in casa con me a New York i primi due mesi, una pazza completa, ogni giorno mi portava un regalino, poi ogni tanto, senza nessun motivo mi mandava a fare in culo, quindi tornava con un altro regalino e diceva scusa scusa e così è andata avanti per due mesi, ha fatto il bello e il cattivo tempo, prima credevo che l'amore è una giustificazione morale di quell'atto bestiale che è il sesso, ma non è così, non del tutto, non capisco cosa può essere, una volta mi mise a torso nudo, mi legò le braccia dietro e mi costrinse a mangiare una banana, mi imboccava, come una mamma, chissà adesso dov'è, lo so che ho fatto male alle tue bracciucce quando ti ho legata troppo stretta al letto, ma era solo per amore, per amore, chissà davvero dov'è finita, ma dove sono finiti tutti, tutti quelli che ho incontrato da quando ho iniziato questa crociata per le strade, il ragazzo tunisino la prima volta che andai a Praga, nel mio ostello, un tipo assurdo e sfigatissimo, aveva vissuto sei anni in Italia, poi l'avevano cacciato e rispedito in Tunisia e lì aveva speso più di due milioni di lire per pagarsi un visto per la repubblica Ceka. Ed ora si lamentava che anche lì stavano inguaiati e comunque non c'era lavoro e a questo punto era meglio restare in Tunisia, cioè dico non ti informi per niente, spendi due milioni per finire nell' Est europeo. E piove sempre sul bagnato, cioè già stava incasinatissimo, gli restavano solo 50 dollari che comunque a Praga ci puoi campare parecchio, una notte andiamo in discoteca, una discoteca squallidissima, pedana al centro, tavolini intorno e conosciamo un ragazzo che dice di essere svizzero. E per un paio di giorni gironzoliamo con lui, finchè fa cavolo mi sono dimenticato i soldi in albergo mi puoi prestare qualcosa, te la ridò subito, e Io giusto per non avere seccature, mai a pensare, dico che non ne avevo addosso, invece il tunisino fa si si te li dò io e gli dà i 50 dollari interi interi. Lui va al cambio, cambia e dopo un po' sparisce nel nulla. Un professionista. Aveva architettato tutto fin dall' inizio. A questo punto il ragazzo tunisino è incazzatissimo, non aveva più niente e per qualche giorno l'ho fatto mangiare Io, pure questa una novità assoluta Io che "campo" qualcun'altro e non viceversa non si era mai visto. Un giorno all' ostello appaiono due sbirri e al centro c'è lui, ammanettato perché gli era scaduto il visto, gli sbirri sono uguali in tutto il mondo, cioè c'è bisogno di ammanettare uno solo perché gli è scaduto il visto? Comunque i due gestori dell' ostello, due ragazzi siriani, gli risolvono anche questa situazione, ma lui ormai era sempre più avvilito, un giorno se n'è andato, disse che voleva tentare di entrare in Austria e da lì ritornare in Italia, e buona fortuna. Tutti che vogliono entrare in Italia, due ragazzi e una ragazza rumeni conosciuti a Timijoara durante uno sciopero selvaggio dei treni, lo sciopero consisteva in questo: niente più treni, al resto pensate voi, Io non sapevo come cazzo fare, si parlava di 15 giorni, per fortuna trovai questi tre ragazzi che mi aiutarono a prendere il pullman. Andammo a cambiare i soldi in un ghetto di zingari, non si può descrivere cosa c'era lì dentro, un inferno di sporcizia, una signora gridava e si rotolava per terra, bambini ovunque. Infatti questi ragazzi erano un po' razzisti perche' dicevano che la Romania è stata letteralmente invasa dagli zingari. Avevano il visto per l' Ungheria, poi stessa storia, confine a piedi con l'Austria e da lì provare a entrare in Italia, gli dissi si, non è che ci vuole molto a passare il confine a piedi, tranquilli. Chissà. Metto la quinta.

Mi dimentico spesso di avere anche la quinta. Mattina presto, un'altra nottata è finita, in un bar a bere caffè con la solita comitiva che non so da dove è sbucata, mi prendono, così, forse perché sono buffo, visto che non partecipo molto. Mi piace stare da solo in mezzo agli altri, guardarli, sentirli, ma senza immischiarmi. Fra l'altro odio parlare. Difficoltà a focalizzare la nazione dove mi trovo. Non ricordo nemmeno un nome dei ragazzi intorno a me. La notte è finita. Meglio viaggiare che farsi d'eroina, cioè non lo so, credo. Cambiare scenografia e personaggi. E dialoghi. Banali lo stesso ma almeno diversi. Dove prendono i soldi i miei genitori? Ci deve essere qualcosa di losco sotto. Bò. Traffico d'armi, cose del genere. Vendita di informazioni riservate. Il vento, il cibo, il colore del cibo, il colore del mio caffè, il gusto, dove vanno le ombre di notte? E i colori? Betty della galassia Rosa spaccia colori per poco. Hai un po' di verde? Finito bello, ho un po' di viola chiaro se vuoi, vedrai è quasi lo stesso, ti farà bene. Sono a rota di colori, comprerei anche il marrone. Il mio prisma non funziona più. Lo puntavo contro le stelle e mi sparavo dentro l'arcobaleno. Ma, bò, si è rotto. "Era cominciato il sessantotto al quale sarebbe seguito di lì a poco l'autunno caldo". Terrore per le iniziazioni. Fuga da ogni tipo di iniziazione. Restare con tutte le carte in mano. Immaturità. Bianco e nero. Sensi di colpa. Sguardi. Affetto e mete. Mete da raggiungere. Slalom fra i pali d'acciaio del sentimento. Oggi mi sento bene, quasi quasi mi suicido domani. L'angolo è il posto più bello per un gatto come me. E poi devo ancora vedere New York. Vado a New York e poi muoio. E anche Monty Python alla ricerca del santo Graal. Insomma ci sono ancora molte cose da fare, su col morale! La sigla di un vecchio cartone animato giapponese. L'ho sentita più di dieci anni fa l'ultima volta. C'era un mio amico che mi voleva picchiare perché non sono mai stato a New York. Non in senso metaforico, mi voleva picchiare proprio. Poi mi picchiò qualche giorno dopo per non so quale motivo. Ma i miei amici sono così, è gente strana. Le piramidi Maya. O altro. Ed altro. Devo concentrarmi per tirare fuori il simbolo universale, il simbolo che ci porterà alla vittoria e farà comandare in santa pace. In santa pace. L' hai provato anche tu, con la lancetta che fa tic tic tic tic tic tic tic e la bandierina che si alza e si alza e tocca a te ma non riesci a pensare a nulla i nervi sono saltati sei in tilt e devi muovere tic tic tic ma la situazione è senza speranza non c'è mossa buona e senti arrivare altra gente intorno a te a guardare puntare gli occhi sulla tua mano che naviga a mezz'aria e tic tic tic tic e poi muovi quasi a caso la meno peggio e lui nemmeno il tempo e ha già mosso stac blocca l'orologio e di nuovo tic tic tic e potresti anche abbandonare a quel punto mandare tutto a fare in culo prendere il re e sbatterlo sul tavolo ma non lo fai e continui continui a soffrire fino all' inevitabile morte. Così. Tic tic tic tic. perché so. So che. Uno specchio. Ma non sono quello Io. Era una canzone. Zanzare anche qui. Che mi succhiano l' ultima goccia. Di sangue amaro. Le vedo sputarlo via. Ed ora non c'è più sangue. Solo alcool. Un fiammifero. Una fiammata. Ma non sono quello Io. Credo di aver fatto qualche errore di troppo in quest' ultimo millennio. Merda dalla radio. Gira e rigira la manopola. Sperando di trovare qualcosa di buono. Speranza che va oltre l'intera esistenza. Gira e rigira. Forse. Troverò qualcosa. Di decente. Alla prossima stazione. Ma per ora non andate via. Voi che non siete scappati da questo labirinto. Lo fanno, lo fanno. Anch' Io l'ho fatto qualche volta. Avevo un amico, a diciotto anni lo hanno fatto fuori l'amore e la roba poteva stare ore e ore a guardare le nuvole e di notte conosceva tutte le costellazioni e pianeti mentre si fumava l'ennesima canna. Io mi sentivo così bene vicino a lui mentre tu mi parli di Beautiful o di qualche altra cazzata della larva che sei e cerchi di affascinarmi con la tua fica puzzolente. No vedi non sono gay anzi forse vorrei anche scoparti ma la mia mente mi chiede di non umiliare il suo/mio corpo. Non ci arrivi? Si, lo so che tu sei viva e anch' Io e lui non c'è più, forse hai ragione, forse è meglio rincoglionirsi con Beautiful che con la roba e me lo vedo mentre si prepara l'ultima dose, sorridendo, il taglio finale. Adesso starà gironzolando fra le costellazioni, lontano lontano mentre tu non ti dai pace perché attendi la prossima puntata di Beautiful.
E' solo una poesia, me l'ha dettata la macchina, non ho mai avuto un simile amico, forse era un amico del mio Pentium 100, che mi sta scrivendo il libro. Non per ripetere cose ovvie, ma è facile fare lo scrittore, impari qualcosina, il resto lo fa la macchina. E chi ha la macchina più potente vince. Come questa. E la tocco, l'accarezzo, sento i morbidi tasti sotto le dita, vedo le lettere accendersi sullo schermo, il tenero fruscio dell' energia, mentre continuo a toccarla, ovunque e la sento che si inumidisce, sempre più, sotto le mie dita e la penetro e le sto dentro e mi lascio andare, faccio fare tutto a lei, non devo fare assolutamente nulla, sto nella più totale passività, è lei che guida le mie dita dove più le piace. Dove vuole che la tocchi. E' il paradiso. La più bella, la più eccitante, morbida, luminosa. Io ti amo. Aspetta solo un pochino, così, così, un attimino, ecco, insieme, ancora una volta insieme amore mio, vedi, questa è la volta buona che facciamo un bambino.

Pozzi di felicità scintillano. Ma forse è solo un miraggio. Ancora un messaggio. Dice. Ragazzi questa guerra la stiamo facendo per fare o la stiamo facendo per vincere? Perché se è per vincerla loro sono i nemici, altrimenti sono alleati. E allora vincete la vostra vergogna di vincere, la vostra nobiltà d'animo. La volpe sta entrando nelle case. Capito capitano terrestre? Non vorrei aver fatto un grosso errore a metterti lì. Perché sei un capitano perfetto ma malato di allegria di naufragio. Liberati da quel virus o non potrai mai vincere. Arriverai a un punto in cui saprai esattamente come annientare gli altri. Ma non farai nulla e ti lascerai fare annientare. E tu sai che è così. E questo perché. Non odi abbastanza. Non ami e non odi e stai lì. E invece devi imparare a odiare. Gli altri. E vuoi solo un motivo per odiarli? Perché loro ti odiano. Godono dei tuoi insuccessi. Soffrono dei tuoi successi. E tu giochi anche ad accontentarli. Ma non lo fai per loro, egoista lo sei davvero, questo è ok. Ma non hai afferrato l'essenza dell' egoismo. Perdere e la morte stessa è una fregatura. Una. Fregatura. Quando morirai, fra infiniti anni, bè un istante prima capirai. Capirai cosa intendo per fregatura. Sparire. Se stesso. Tutto. La fine. Adesso ti sembrano parole affascinanti. Ma quando sarai a un passo non ti interesseranno più le "parole", invenzione recente. Allora capirai cosa intendevo oggi, nel frattempo fidati di me. Questa è una guerra per la sopravvivenza. Augurati la sopravvivenza di tutti, ma non lasciare che gli altri, perché più deboli bleffano o fingono di non competere o di amarti per le sconfitte. Cazzate. Capito? Prendi questa truppa e vai a vincere. Gli Dei sopra di te, e la truppa di anime dentro di te. Ascolta invece. Lascia stare l'attacco che avevamo preparato, ci servono reparti speciali per l'esplosione di una Supernova. E' esplosa sempre ed esploderà sempre, ma per una volta ci sarai anche tu lì, con la tua truppa, ad occupare il Buco nero che si creerà. E' un punto di passaggio fondamentale per i collegamenti extra universali. Non fa niente per l'attacco, non era nulla d'importante. Non era l'offensiva finale. Cioè, lo era se perdevate. Altrimenti vi spostavate appena un po' più avanti e così per sempre, l'Universo è tondo. Questa invece sarà una battaglia vera, vedrai, e ti divertirai, sarai lì quando fa BUUUUM!! se potessi venire anch' Io. Per le istruzioni ti invierò un messaggero. Non puoi sbagliarti, lo riconoscerai. Sul suo surf. Surf suicida su un'onda di follia. Ti consegnerà una mappa. Mappa di simboli per la Supernova. Te lo invio stesso ora. E' già lì.

Sorridi terrestre eccomi qua, doppiogiochista, triplogiochista, no? Puoi fidarti terrestre, solo surfista, solo un umile surfista al servizio del nostro ah ah capisci terrestre? Faremo surf su queste onde di spazio, vieni con me, c'è sempre tempo per la Supernova, arriveremo fin laggiù, voleremo via fino alle Muse che ci aspettano, possiamo scopare per diecimila miliardi di anni consecutivi, non c'è fretta. Poi per tornare, bè, è un po' un problema. Contro- spazio. Ma ci penseremo dopo no? La prossima onda, sai fare surf? Ti divertirai perché perché quando sei lassù allora capisci cos'è la velocità e ti senti sempre più grande, più grande più grande e lo sei fino all' infinito, sei tutto e tutti, baci l'infinito e poi rallenti, fai così, solo un bacio, non ti ci attaccare. Poi capirai. perché vedi. Lo so che ti piacciono i colori. Un bacio e poi ti stacchi. A volte. Sai. Vorrei tanto restare così, per sempre e fare un bel Bum verso un'altra dimensione. Ma poi chi lo dice a mia moglie?
E la mappa?
C'è c'è c'è la mappa. Tranquillo. La Terra, la Terra, ci vorrei proprio andare, anche mia moglie lo dice, ci andremo quando finisce la guerra, ci andremo, è bella la Terra eh? Si, si ci voglio proprio andare, sai io ho studiato l'arte del tuo pianeta, occidentale eh? Il periodo? Eh ecco si, Barbie, i vibratori, la Bibbia, James Dean sporco di petrolio, Nibbler, ho studiato il significato di Nibbler, si si, il verbo essere, bè quello non l'ho capito però, un' invasione extra universale? Ma poi a chi lo dico in quel caso sei tu l'alieno, ah ah, mi diverte, mi diverte, terrestre brava gente, si e poi >>sta parlando del futuro<< ah si mi dimentico sempre scusa si e comunque ci vengo, ci vengo con mia moglie, tu ce l'hai una moglie? E continua a parlare e il traduttore a tradurre e penso a come sono lontano e penso come potrei starmene stretto stretto stretto al mio amore e lui continua a parlare e ora dice non ce la faremo mai cioè sai quanto ci vuole per arrivare? Sono milioni di milioni di milioni di milioni e parla e penso che finchè arriviamo laggiù quanti anni? Milioni di milioni di milioni. E' tempo di partire. E non ho mai sentito la carne pulsare così tanto, mi bombarda. Una bella scopata intergalattica. Faccio una nuova Via lattea. Schizzo divino. Terrestre ci sei? Ti vedo ma ti sento ti sento come se come se dove sei adesso? L'esplosione ci sarà ti dico io l'ho vista e fa BUUUUUUUM!! Io ne ho viste molte. Tutte le esplosioni del tempo e ogni volta si è così fa BUUUUUUUUM!! E poi chi prima arriva si infila nel buco. Nel buco. Infilarsi. Ti ricordi quando eri solo uno spermatozoo e correvi? Uguale. Capisci? E dall'altra parte lo sai chi c'è? Lo sai? Non ti incuriosisci di niente terrestre. Sei stanco terrestre. Terrestre. La Terra si trova nella Via lattea vero? Si, si si, ho studiato, lo vedi che fatica terrestre? E c'è Bizzy della 8° dimensione che compra in plutonio tutto ciò che luccica. Tanti tanti spicci. Neurini. Dissoluzione. Mi capisci terrestre? Tutto ciò che luccica. Spicci tanti spicci. E i colori? Ci vende colori dell' 8° dimensione fratello, non puoi immaginare cosa sono. Forse non puoi nemmeno vederli. Fino a quanti colori contate? Dico così perché so che ti piacciono i colori, eh, l'Universo è piccolo, vecchio sporcaccione, eh eh, scherzo terrestre, non te la prendere, e tutti i figli sparsi nell' Universo? Eh, ma fai bene fai bene vieni con me, fidati, esci un po' da questo spaziotempo che ti opprime, è perciò che sei depresso, vieni un po' con me, è facile, sali sul surf ed è fatta. Vedi? Adesso ti divertirai, ti porto un po' in giro, ti diverti eh? Allora adesso guarda, lo vedi quel granchietto laggiù che gira su se stesso? Sai cos'è? E' la tua galassia, quella è la Via lattea, ma adesso saliamo più su, fuori, eccoci qui, pulsano intorno a noi infiniti universi, come cuori, vedi? Pulsano. Pum Pum Pum Pum. Ed ancora e ancora. Vedi la curva di iperluce che si schianta sul muro di idee e fa vibrare gli universi al suo passaggio? L'hai sentita anche tu la vibrazione, no? Vedi, se osservi bene, se puoi tornare indietro di qualche tuo- secondo ti accorgi che non c'è stato nessun impatto. Riesci a vedere? Guarda la linea di iperluce che si schianta sul muro di idee, si, ma non lo sfiora nemmeno. Perché? Perché si trovano in due dimensioni differenti, incomunicabili, escluso che per l'esplosione che hai visto e per le vibrazioni. Quindi. Un collegamento c'è. Ed è questo che stiamo cercando di capire, perché c'è l'esplosione? Perché le vibrazioni? Un collegamento fra le due dimensioni quindi c'è, bisogna solo capire di cosa si tratta, ed è su questo che stiamo puntando tutte le nostre energie, lavoro e lavoro e lavoro ma se c'è una soluzione alla nostra portata la becchiamo di sicuro e la guerra è bella e vinta. Si lo so che stai pensando che l'hai sentita e risentita questa -guerra è vinta e forse hai ragione, cosa dici? Paura? Non ti sento.
Ho perso i contatti col surfista, non c'è nulla intorno a me, nulla. Ho paura. Ho paura. Sento una voce. Forse. Ora un po' più forte. Dice no, nessun problema è che non puoi allontanarti più di tanto, torniamocene terrestre, non voglio avere sulla coscienza un'altra vittima della follia, vieni, scusami per lo spavento ma non c'era problema credimi, anzi adesso sai che facciamo, ci conosciamo da poco ma ti considero già un grande amico, sai che facciamo, guarda qui, prendi, questo è il meglio cui puoi sperare, questa è eroina spaziale purissima, la raffinano con una sostanza che viene dalla galassia della tripla spirale più polvere di stelle, idrogeno puro non contaminato, prendi pure terrestre, rilassati. Rilassati. Lascia fare a me. Ti sta entrando? Non pensare a niente quando senti che entra. Ok. A te la parola terrestre. Vedi. Senti. Il profumo dell'abbisso. L'eco di un Big Bang. L'eco. Un' onda che si infrange eternamente. E i suoni di tutti i tempi. La luce delle stelle è ancora più accesa ora. E sembrano pulsare, pulsare tutte. Come gli universi poco fa. E come tutti i cuori viventi. Ora le vedo tutte, tutte le stelle che. Brillano. Cicale. Sempre più grandi, sempre più luce, sono in una palla quadrimensionale di luce. Fa caldo. Fa troppo caldo. L'energia. Su di me. Ora so. Che tutto ha un senso. E tutta la Storia e anche la mia Storia hanno avuto un senso ben preciso, quello di convergere qui, in questi punti, in questi momenti. Per concludere. Potrei davvero farlo esplodere ora. E' parte di me. Sono tutto ciò che c'è. Ed ora so perché è nato, cresciuto, perché c'è la guerra, perché sono partito, perché sono nato. Per essere qui ora ad assorbire tutta l'energia esistente, tutta per me, un regalo degli Dei. Che mi sorridono. Dentro di me. Ed oltre. Sono un loro strumento di piacere. E s'infuoca la mia Anima d'eternità. Terrestre ma che stai dicendo? Stai zitto. Ora so. Che qualcuno. Ha staccato la presa. Mentre intanto. Spezzano il cordone ombelicale a un bambino. Che ha freddo e paura. E quel bambino sono Io. E il suo grido ha navigato e navigato fin qui, per ritornare da me ed esplodere in un unico grido. Cosmico. Di tutti i nati. Che si spegne. Nella serenità della morte. Terrestre stai delirando, tutto bene? Tutto bene surfista. Vedi. Il problema è come morire non come essere immortali. Perché Io le sento le voci di quelli che pensiamo morti e che morti non sono. E poi? E poi ancora? Fino a quando? Sono stanco. E questa idea di immortalità mi angoscia. Capisci? Sono stanco, fa freddo, voglio andarmene, sparire, pluf e Flint non c'è più, non è più da nessuna parte, nessuna dimensione, nessun pensiero, nessuna idea, nessuna immagine. E vi saluto. Perché fa freddo. Le stelle sono ghiaccioli argentati che mi trapassano la spina dorsale. E sto immobile, immobile a godermi questo bel ghiaccio d'indifferenza cosmica. Perché tutti mi odiano? Perché? Perché dopo anni e anni e anni e giri e giri e ancora giri mi trovo vecchio e stanco senza aver mai trovato un'anima che non mi disprezzasse con tutta se stessa, o ignorasse, o facesse qualunque altra cosa che non sia provare un minimo piacere nello starmi accanto? Sono in una palla quadrimensionale di ghiaccio. E sono così stanco ibernato e triste che non farò nulla e poi nulla per uscirne. Resterò così, mi lascerò morire, piano piano, è il modo più bello e via via senti che il tuo corpo va sparendo, e i tuoi pensieri rallentano, solo allora provi una piccola briciola di consolazione, nel sentire che sta finendo, nel non sentire più nulla, nulla, nulla, piano piano, non sentire più. Terrestre sicuro stai bene? Si, no, non lo so. Mi chiamo Flint, comunque, non "terrestre". Flint credo stai avendo un down pesantissimo, ti serve aiuto? Aiuto? Aiuto. Tanto. Uguale. Prendi. Lasciami. Prendi. Non muoverti, lascia fare a me. Ecco fatto. Ora dormirai un po'. E quando ti sveglierai sarà tutto a posto. Non preoccuparti per la tua truppa, non c'è fretta, qui non succede mai nulla, mai nulla e se succede avviene così lentamente che avresti il tempo di svegliarti e riaddormentarti mille volte. Dormi. Sogna. Sei stanco. Non me l'avevi detto. Non si prende quella roba quando si è stanchi mio bel terrestre. Non pensare alla truppa. Non pensare più a niente. Ti sveglierò io. Io. Io. Io... e la sua voce sparisce e sogno sogno di stare in un letto a dormire e sognare sognare un letto e dormire in un letto. A dormire.

Me ne stavo in santa pace sulla mia corsia preferenziale quando un vecchio ed umile pedone pazzo incomincia ad attraversare che ok, stava sulle strisce e quindi in quel senso aveva ragione, però ok nessun problema, ho accellerato ancora per precederlo e lui è come impazzito, di sicuro non vedeva bene, ha cominciato a correre ed Io ormai non potevo più frenare ed ho accelerato ancora e lui correva verso sinistra e Io sterzavo verso sinistra e BAM!! l'ho preso, cioè lui ha preso me, in pratica mi ha investito lui, una botta fortissima, è rotolato tutt' intorno, poi ho guardato nello specchietto e c'era lui a terra nel mezzo della strada. E non è una cosa bella. Sono sceso, un casino, mi dicevano che ero un assassino. Poi il vecchio si è alzato e miracolo non si era fatto niente, si era solo rotto l'orologio, un miracolo, un miracolo perché la macchina si è anche ammaccata e Io infatti gli dissi che volevo portarlo all' ospedale per accertamenti ma lui fece vai via, vai via, in maniera sprezzante e se ne andò e la gente attorno anche e rimase il classico solito sbirro in pensione che diceva no no, non finisce qui e prese il numero di targa, poi non ha fatto nulla.
E così, come inguaiare la gente, cioè quel pazzo mi faceva togliere la patente, perché voi avete letto come è andata e capite che non ho colpa, ma vallo a spiegare agli sbirri che stavo sulla corsia preferenziale a quasi 100 all' ora ed ho investito uno sulle strisce pedonali, vallo a spiegare che non ne ho colpa. E' strana la vita. E comunque niente, il vecchio andò via e tutto a posto. Non so quanti punti valeva.

Io spiego: questa mia macchina. Tu pedone.


Continua...

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