Uno
Ed ora sono solo. Anche Jim se n'è andato, sto a Siviglia, il TG ha detto che erano anni che non c'era un caldo come in questi giorni e l'Africa al confronto era un frigorifero e sto chiuso nel bungalow con il ventilatore al massimo, sul letto e mi riposo e fra un po' me ne torno in Italia perché c'è Italia- Spagna al mondiale e non ho nessuna intenzione di farmi linciare. Abbiamo battuto la Nigeria grazie a un gol all' ultimo minuto, è troppo bello il gol al 90°, è sempre un orgasmo. E niente, quei bastardi della Iberia, la compagnia aerea spagnola, dicono che devo pagare 75 dollari per farmi anticipare il volo, cioè non si era mai visto che fanno pagare per anticipare un volo. Compagnia di merda. E Io vi metto nel libro. Alè. Tutti nel libro. Vaffanculo. Pascalacci, nel libro. Vendetta tremenda vendetta. E' un essere squallido che ha una bettola vicino Benevento, piccolo, brutto, ignorante, un grezzissimo cafone arricchito, patetico senza dignità. Non riesco a descrivere quanto mi fa schifo, e non fa nulla se fino ad ora le ho più prese che date, continuerò ad andare lì e distruggergli più che posso quella schifezza di taverna. E tutto cominciò per un cazzo di specchio che ruppi lì, e da allora non si dà più pace, lo specchio, lo specchio, se lo sogna anche la notte, se gli uccidevo la moglie si incazzava meno, davvero, e invano tentai di fargli capire che si, ok, ma era uno specchio, solo uno schifosissimo specchio. Niente. E da allora cominciò la faida che toccò il culmine con la mitica rissa con i buttafuori in cui, devo ammettere, i miei amici si lanciarono in mio aiuto, fino all' ultima volta, ad una festa, dove non ebbi nemmeno il tempo di iniziare l'opera di distruzione che i buttafuori mi avevano già preso e portato da Pascalacci, che iniziò a frugarmi le tasche, non trovava niente e diceva mi fai schifo, sei un pezzente, a me mi fanno schifo i pezzenti, belle frasi davvero, eccole qui, a me invece non piacciono i grezzissimi figli di troia che hanno un ristorante vicino Benevento e sono alti meno del mio cazzo (vabè questo è facile). Mentre riesco a scampare miracolosamente alle mazzate e darmi alla macchia nella campagna lì vicino e mentre alcuni miei amici concludevano l'opera e facevano danni sul serio, riuscirono a scassargli anche le tazze dei cessi e sempre-intanto un altro mio amico andandosene da quella festa si accappottava con la macchina, si accappottava proprio, nel senso che non so come riuscì a far ribaltare la macchina su se stessa e finire a testa in giù, ammaccò solo il tetto. Ma questo è un altro tipo assurdo, si narra che telefonò al padre e fece -papà papà, premesso che non è successo niente, si è solo ammaccato un po' il tettuccio della macchina. E il padre dall'altra parte, gridando, -Ma come cazzo si fa ad ammaccare il tettuccio di una macchina!?
Adesso una notizia seria. La penna nera se n'è andata. No, non è successo qui. Stavo disegnando quando è avvenuto. Ma ne conserverò i resti. Quindi, forza penna rossa, ora sei l'unica su cui posso contare. Dunque. La prossima tappa. C'è da decidere la prossima tappa del Flint- tour. Probabilmente Ios, anzi quasi sicuramente, un'isola della Grecia dove sono già stato un paio d'anni fa. Iniziò perché un mio amico mi raccontò di quest' isola, di scontri fra inglesi, greci e italiani, morti, feriti raccolti sulla spiaggia ad attendere la nave del giorno dopo perché lì non c'era nemmeno l' ospedale. E doveva essere successo davvero perché la stessa voce era giunta al mio compagno di stanza di Bologna, così decidemmo di andare e si, ci furono risse e altro, ma sempre nell' ordinario e solo tre morti (uno fra l'altro non c'entra perché fu investito dal bus). Così quando tornai mi lamentai col mio amico che mi aveva raccontato di tutti quei morti e da allora mi sfotte ossessivamente e dice -che vuoi fare Flint, quello va a annate, ci sono annate buone con decine di morti e annate cattive con solo tre. Ma mi fraintese, come sempre, non è che me ne frega del numero di morti, però così, è indice del casino di un posto.
Il posto più bello su quest' isola è un pub dove c'è un'amaca. E' come un buco semibuio e in fondo c'è l'amaca, ti sdrai sopra, ti prendi il cocktail e stai lì, senti la musica, stai bene.
Una volta che come sempre stavo lì, se ne andò la luce. Così accendemmo le candele e sentivamo la musica con un radiolone a pile. E in questa atmosfera appare Cristiana F. o molto probabilmente una che diceva di essere Cristiana F. così balliamo un po' assieme, al lume di candela, Io stavo esaltatissimo, andai dalla barista, una ragazza anche lei di Berlino, mitica, che disse si, può anche essere che sia davvero lei, ma non c'è assolutamente nessun motivo di esaltarsi perché Cristiana aveva un cervello da gallina e il libro glie l'avevano scritto altri. Io dicevo che non c'entra, non c'entra proprio, perché lei è un simbolo, il simbolo di una generazione sfigata quasi quanto la nostra.
Insomma andrò lì, insomma ci sono andato, ed anche in altre isole intorno, ma Ios è la più bella, la gente, stavo in una comitiva di greci, perfettamente mimetizzato, ogni tanto sentivo gli italiani, precisamente i romani, erano sempre loro, che mi commentavano, aò guarda a quello che capelli, cose così. Stavo senza soldi, quei pochi che avevo erano scesi dal cielo, a casa non mi avevano dato nulla, ho lavorato anche come buttadentro, un giorno, appena il tempo di sverginarmi insomma. Ma un giorno basta e avanza, " il lavoro mi perseguita ma io vado più veloce". Un poster, in una cornetteria di Benevento. C'è Lupo Alberto bellissimo abbronzatissimo che fa surf su una splendida spiaggia assolata e cavalcando l'onda dice appunto: il lavoro mi perseguita ma io vado più veloce. Ho pensato meglio tagliare sul mangiare e sul dormire, ho lasciato la canadese che mi ero affittato e dormivo per terra, così pagavo solo 3000 lire al giorno, anche altri lo facevano ma erano più attrezzati, sacco a pelo e cose del genere, Io niente, un ragazzo mi regalò un materassino e stavo così. Le mosche mi mangiavano. A mezzogiorno dovevo alzarmi perché il sole era perpendicolare ai miei occhi. E sono stato così per più di un mese, ma sono stato bene, ogni notte fra ragazzi e ragazze di tutto il mondo, sempre diversi. Speciali, come me.
A dire tutta la verità non stavo completamente senza soldi. E' che non volevo cambiare la banconota da 500 miliardi, anzi 500000000000 (11zeri) di dinari, cambiata con uno jugoslavo per 5000 lire. Il mio programma è questo: attendere la fine della guerra, la riunificazione, la ripresa del dinaro, quindi andare in Jugoslavia e, sventolando la mia banconota fra le dita, comprarmela.
La verità amico terrestre è che siamo tutti attori inconsapevoli di una mega candid- camera divina.
Lo so, l'ho sempre saputo, è solo una stupida candid camera, da un momento all'altro usciranno e diranno sorridete. Sorridete. Ma non lo vedete che è atroce? Insomma può bastare no? L'ho capito che è solo uno scherzo. Non mi piace essere una cavia. Allora? Ok, continuate, bravi. Tanto lo so. Vivere. Sopra-vivere. Andare avanti e avanti coi proiettili che ci fischiano intorno. E le bombe. Semiscampato alla selezione naturale della TV, fin da adolescenti merda su merda su merda che cerca di entrarti nel cervello. Per i bambini hanno ancora un po'di pietà, con dei cartoni animati non del tutto infami, anche esteticamente, un po' schizzati bisogna dire, ma è salutare, tempi nuovi e generazioni di schizzati. In compenso per torturarli c'è sempre la scuola, quell'altra vergognosa istituzione che un giorno e spero presto verrà ricordata per quello che è, barbaria sadica, prendere i bambini che hanno fisiologicamente bisogno di muoversi e farli restare fermi, seduti, chiusi in un'aula per cinque ore consecutive, così, ogni giorno. Non vedete che non vogliono andarci? E vedi se mi devo mettere proprio Io a difendere i bambini, chi l'avrebbe detto. Che sono anche bruttissimi. Ma è perché Io ora voglio sapere chi paga, chi paga per tutte le mattine che mi sono dovuto alzare, nel pieno del sonno, controvoglia, andare a scuola, seduto, coi professori che gridano, i compagni che rompono le palle, il tempo che non passa, e ancora e ancora, 5 ore al giorno per 13 anni, provocando danni morali e mentali irreversibili che il lettore può facilmente constatare. E chi paga ora? Pagare, pagare. Per l'infanzia di merda che mi avete fatto passare. E comunque nel frattempo si potrebbe almeno cominciare a togliere quell'altra vergognosa infamia che sono i voti e i i giudizi e che succede adesso, perché faccio fatica a scrivere (nel senso che faccio fatica a scrivere). La penna rossa. Temo sia finita. Grazie Flint. No, grazie a te splendida penna rossa. Grazie per sempre. Potrò scrivere nell'aldilà? Certo, scriverai per Dio. Io io. No, basta così, non ti sforzare, non voglio vederti soffrire. Ti bacio. Addio.
Allora ho pensato di prenderne al volo al volo una blu. Che ha tutto il vigore giovanile. Ma chissà se riuscirà a reggere il paragone con le altre due. Senti vaffanculo Flint, tu, il tuo libro, le tue vecchie penne, non mi piaci, vedi dove dovevo finire. Un mio amico capitò fra le mani di una mega figa che l'usava anche per tirarsi i ditalini e io finisco da questo essere brutto e peloso. Oooooooh?! E che è?! La rivolta degli schiavi? Con quel colore bluastro. Temo di aver fatto un grosso errore a prenderti. Invece di ringraziare la fortuna per essere capitata nelle mani del più grande scrittore italiano. Non mi piace l'Italia. Ma vaffanculo spagnolo di merda, vi facciamo il culo sabato, vi facciamo il culo [[-stanno parlando della partita. N.d.De Caro-]] Merda siete e merda siete e merda resterete. Basta. Zitta e scrivi. No davvero, abbiamo scherzato da adesso fai la penna seria. Allora. I voti, i giudizi, i bambini, l'infanzia che mi hanno fatto passare. E chissà se è stato proprio grazie all' infanzia di merda che ho passato. O grazie alla mia apatia sessuale. O perché il mio cervello si mette in moto di notte e sta spento di giorno. Chissà insomma se c'è un motivo specifico che mi ha regalato la mia indubbia unicità, vorrei anche dire genialità ma poi il "coro" comincia a lamentarsi e perdiamo tempo si si ok, non l'ho messa. Flint, scrivi o fai qualcosa di geniale e puoi definirti un genio, tutto qui. Ok, non l'ho messa, va bene, insomma dico, bò, non so, Io, la mia mente, il mio corpo, il mio misero corpo che regge una mente così grande e da un momento all'altro -tac la può spegnere. Chissà come si sentono i plurimiliardari di fronte alla morte, dove la loro ideologia capitalista va in tilt e dicono no, non è possibile, non può essere perché ho miliardi e miliardi e miliardi posso comprare tutto, corrompere tutti, non può venire questa entità e togliermi tutto, così. E invece capita proprio, a volte. Flint, t'immagini il libro viene pubblicato, lo criticano e scrivono "ha confezionato un buon prodotto". Si, dopo gli confeziono il culo! Flint! Ti lasci andare a frasi che non sono da te, non ti riconosco. No, ok, è vero, accetto la critica, perché no, ha confezionato un buon prodotto. Non nego che sto buttando dentro gli avanzi, quello che rimane, pezzetti vari del manoscritto, è un "votta a finisc" ormai, sta finendo, sta finendo proprio, come disse Caponnetto: "E' finito tutto". Basta. Un po' di professionalità.
Ci si illude ancora. La macchina del tempo, l'ultima rivoluzione. Se prima non ci elimina il super virus che stiamo faticosamente creando. I virus dei computer, intendo, sempre più perfetti, che già adesso è un problema puramente filosofico se considerarli forme viventi o meno. E così. Avevamo immaginato viaggi interstellari e invece resteremo sempre più nella nostra stanzetta per viaggiare. E avevamo immaginato invasioni aliene da altri pianeti ed invece l'alieno ce lo stiamo creando nel nostro mondo, nella rete, che è ormai il nostro mondo. Complimenti all' uomo- dio che ha creato un nuovo tipo di vita. E passiamo ad altro. Sulla highway interstellare. C'è un cartello. Dice. Stiamo provvedendo alla creazione di un nuovo universo, per favore abbiamo bisogno del vostro aiutoooooooooo. E il grido rimbomba eternamente fra le barriere del tempo. Aiutooooooo. E c'è una mega scritta oltre il filo spinato. Una scritta che attraversa tutta quest'area. Dice. Bevete Coca Cola. Anche qui. Il panico si è impossessato della truppa. Forse ci stiamo allontanando troppo. E allora, qual è il problema? Sto mentendo, anch'Io ho paura. Solo Bizzy sembra tranquillo, si è arrampicato sulla vetrata principale, ride e non vuole più scendere. Don't walk\ walk\ don't walk\ walk. One way. Mica hai qualche spiccio? Disturbi di trasmissione. Onde non invitate. Per favore. Stiamo lavorando. Ritmo. Bizzy. Non scende. Tanto più che ha incontrato un'aliena della 32esima. Riesce a scopare anche attraverso il vetro. Aliena minorenne. Problemi legali d'invidia. Cioè o ce la facciamo tutti o vai in galera, no? Si, sempre se scende da lassù. Cool. Volume al massimo (velocità volevo dire). Temino: L'ignoranza degli americani. Svolgimento: una volta mi trovavo a Los Angeles ad una festa. I miei amici se ne erano andati ed ero l'unico bianco rimasto. Ma questo non è importante, semmai diciamo che ero l'unico non- americano rimasto. Giochiamo ad una spece di Trivial, un po' diverso perché bisogna dare quante più risposte possibili. A stento capisco l'inglese. Vinco. Fine. P.S. Prima domanda: i nomi dei leader russi del XX secolo. Facce allibite. Niente. Nemmeno Stalin, Gorbaciov, niente. Io, come ogni persona di media cultura nel mondo intorno agli USA dico i leader in ordine di successione. Facce allibite. Dicono che ho imbrogliato.
E frattanto vi siete persi il mitico incontro Capitan Flint- Capitan Harlock (non so se si scrive così). Abbiamo incrociato il suo vascello, non ci siamo fermati, appena uno sguardo, un brivido, e ognuno per la sua strada, ognuno con la propria bandiera pirata. Due belle ragazze lesbiche, al Limelight. Mi hanno portato nel loro appartamento sulla 6° perché avevo una macchina fotografica, un palazzo di lusso con portiere, lei aveva un letto da 10.000 dollari. Non male. Io dovevo far loro foto erotiche e poi lasciargli il rullino. Piste di coca. Io prima di prenderla ho detto ragazze guardate che non ho soldi, sai magari erano puttane (cioè forse lo sono) e alla fine mi presentavano il conto con un paio di bestioni alla porta. Una era bella, 29 anni, l'altra 24 anni, meno, ma almeno ragionava, cioè quella di 29 anni era in tilt completo, paranoia, parlava velocissimo, dicevo guarda non riesco proprio a capirti se parli così veloce e lei si si, un paio di parole normali e poi ripartiva, con tutta la coca che le mangiava quello che le era rimasto del cervello. Forse poteva andare diversamente. Infatti fra fruste, vibratori di ogni tipo e cose del genere mi mostrò una sua pagella di non so quando e mi faceva vedere i suoi giudizi, i commenti che elogiavano la sua personalità e intelligenza. E adesso era in tilt in mezzo a 10 milioni di newyorchesi. New York è così, l'ho capito subito, distraiti un attimo, spezza il filo coi tuoi amici e ti inghiotte. Ed infatti era sinceramente incredula quando non ho voluto i soldi per le foto, diceva ma perché? Cioè cavolo siamo amici, mi hai offerto birra, coca, abbiamo giocato un po' a schiavo e padrona, no? Soldi. Adesso staranno incazzatissime perché quasi sicuramente le foto non sono uscite. Avevo comprato un flash e lo usavo per la prima volta e bò, qualcosa non ha funzionato, cioè due rullini al Limelight, niente. Bò. Di sicuro anche il loro. Se mi telefonano dico che è impossibile, avrà sbagliato quello dove sono andate a svilupparlo. E comunque ragazzi, davvero, ripeto ancora non fatevi fottere da questa cultura vampira che pubblicizza coca e roba e cose del genere (parlo della vera cultura intorno). Cantanti, artisti, coglioni vari (e tutti miliardari) che pubblicizzano involontariamente queste schifezze e fanno il gioco dei boss tripponi, cioè la reazione della reazione. Io era anni che non la prendevo ed è sempre lo stesso, dura 20 minuti, non di più. E poi parte un down che ti prende tutta una giornata, anche dopo aver dormito. E perché poi? Perché state male? E allora sappiate che il rimedio è infinitamente peggiore del male. Perché va di moda? Insomma è una questione puramente economica, è un lusso che non ci possiamo permettere, lusso anche cretino visto che è indubbio che alla lunga porta paranoia e tristezza. Le droghe leggere vanno bene. Quelle medie come l'ecstasy anche, senza abusarne. Fra le pesanti l'LSD, con moderazione, mai più di due volte al mese (è già moltissimo), stando molto attenti nel cavalcarlo e tenendo presente che porta a forti cambiamenti nella personalità. Ma il resto, e mi riferisco soprattutto a eroina e cocaina e i loro derivati o cocktail è merda, immondizia, e il motivo è semplicissimo: DIPENDENZA. Tutto qui. Ecco. Avete finalmente assistito ad una campagna anti- droga.
La linea di fuoco forma una geodetica che si perde all' orizzonte e sembra dirci -Ma vieni! Venite pure, vi aspettiamo. Non sembra fare molto caldo laggiù. Ma dove siamo? Sulla spina dorsale dell' universo. Lontani da voi, amici miei. Ti ricordi di me? Trafficanti di neuroni arricchiti. E trafficanti d'arte. Babilonia telepatica. Mega party selvaggio mentre la porta del tempo si apre e si chiude. Chiudete quella porta per favore. Chi si rivede. Cosa hai fatto in quest' ultima vita? I suoi capelli mi avvolgono, non posso fuggire, uscire. Da questa gabbia di numeri e lettere. Dice: me ne hai dette di bugie ultimamente! E riecco il surfista, non poteva perdersi la festa. Look alternativo. Viene da me.
- Vengo appena appena dalla tua città, ero curioso.
- Dalla Via lattea?
- No, proprio la tua città, come si chiama, Benevento?
- Sei stato a Benevento?!
- Si, si, ero curioso, ero curioso. Senti terrestre, fattelo dire da uno che ha girato abbastanza, sono andato su e giù per le galassie e oltre, ho visto tutto e il contrario di tutto, ma credimi, tanti coglioni assemblati tutti assieme in un così piccolo punto non l'avevo mai visto, è incredibile, incredibile, credimi terrestre, credimi.
- Ti credo surfista, ti credo proprio, stai tranquillo.
- E come è potuto accadere? Incredibile, incredibile quanti misteri nascondono ancora le nostre fisiche, dico come può essere, in un solo punto, tanta tanta tanta coglionaggine, ascolta terrestre la mia teoria è questa, secondo me è avvenuto che hai assorbito tu tutta l'intelligenza che si sarebbe dovuta dividere per 60000 persone, può essere?
- No, non dire così (arrossisco)
- No, non era un complimento, sarà successo così, ma ora dico, tutta lì, concentrata, e se esplode? C'è il rischio che esplode secondo te?
- C'è, c'è. Il rischio c'è eccome.
- Altro che supernova eh terrestre? Terrestre non ridi terrestre? Altro che supernova ah ah, io vado, io vado, tanto poi torno, hai visto Pollo?
Si, prima era qui. Tutti a cercare Pollo. A un concerto. A un certo punto il chitarrista impazzisce e comincia a dare chitarrate in testa al pubblico. Carriera finita. Era impazzito male. Non si fa. La chitarra si sbatte a terra. E i calci si danno alle casse. Questa è la maniera giusta d'impazzire, quella per arrivare al successo. Così. Lotteria astrale. I cavalli. Anche qui. E fanno quasi più schifo dei nostri. Mi ricordo quella specie di asini su cui puntavamo i soldi. C'era un mio amico che studiava la situazione e sceglieva. Io faccio qual è qual è, lui scruta lo schermo e indica orgoglioso il nostro cavallo. Il quale in quello stesso istante comincia a rotolarsi per terra, non so perché, stava zampe all'aria a rotolarsi, il mio amico voleva cambiare la scommessa, Io lo fermo, mai, mai, e poi potrebbe essere un bluff, tutti vanno a cambiare la giocata e vince. Lui non era molto convinto. Ed infatti nemmeno partono che rompe e si rimette a rotolarsi per terra. Comunque. Dicevo. La lotteria astrale. Punto a caso sui "cavalli" numero 9 e 8, accoppiata da tre monete. Arriva prima il nove, poi l'otto. Poi lo schermo si oscura e si riaccende e il nove è vincente per 575. Figuriamoci l'accoppiata. Ora sembra che il 9 è primo ma il secondo è il 12. Non c'è più nessuno, tutti in rotta verso i propri pianeti. Io resto. Non capisco se devo incassare. Guardo ancora lo schermo: ora dice che è primo il 5, secondo 8. Guardo il mio biglietto e anche lì: 5 e 8. Ma non c'è nessuno. Allora faccio da solo, infilo il biglietto nella macchina e da lì escono fuori fogli in tutte le lingue, giapponese, italiano, linguaggi sconosciuti che mi dicono: complimenti, hai vinto. Ma solo 250 dollari. Mi accontento. Devo andare domani a prelevarli.
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